In molti si chiedono come mai a volte le paratoie del Mose entrino in funzione per proteggere Venezia e altre no, potrebbe essere un problema di soldi?
Secondo le stime prodotte di recente dal Consorzio Venezia Nuova alzare le paratoie del Mose costa caro: “costi a singola movimentazione per barriera ed Arsenale” vengono calcolati 248 mila euro per 2 ore di chiusura, che salgono a 323 mila per 12 ore, scendono a 177 mila se la prova viene interrotta. La spesa della movimentazione del sistema Mose va dal personale impegnato, al costo dell’energia elettrica utilizzata e le voci sono tante – solo di personale, tra tecnici nella controll room, uomini a terra, addetti alla sicurezza eccetera, sono a lavoro 70-80 persone.
Insomma, una cifra non da poco, sarà anche per questo che per il momento il Mose entra in funzione solo se la marea raggiunge i 130 centimetri. Ma c’è già che spinge perché le paratoie del Mose si alzino a 110 cm, e chi oltre ai costi, è preoccupato per il Porto, dato che l’alzata del Mose incide sull’attività dello scalo.
intanto anche oggi si è tenuto un nuovo test funzionale del Mose. La prova odierna, già prevista in calendario, si è conclusa senza intoppi: le paratoie alle 3 bocche di porto della laguna si sono sollevate in un tempo medio di 55 minuti. La prima a chiudere il passaggio tra mare e laguna è stata la diga di Chioggia, in 45 minuti, poi quelle di Malamocco e quella del Lido.
Il via al sollevamento è stato dato alle 10.45, alle 11.40 il sistema era in funzione nelle tre bocche di porto. Si tratta del quinto test funzionale completo del Mose.