Questo pomeriggio a Verona, all’incrocio tra via Girolamo dalla Corte e via Badile si è tenuta l’ennesima protesta dei residenti contro i cantieri del filobus che ancora occupano la carreggiata.
All’incontro, organizzato dal Comitato Quartieri Attivi, presieduto da Stefano Peretti, ha partecipato anche Michele Croce, presidente di Prima Verona e alcuni rappresentanti dei comitati No filobus. La richiesta è sola una: liberare la strada da tutti i cantieri il prima possibile e permettere ai cittadini di riappropriarsi dei propri quartieri.
“Vogliamo risposte e le vogliamo adesso, non tra qualche mese”, ha detto Peretti, che ha fatto sue le richieste e la rabbia dei cittadini intervenuti alla manifestazione, che si è svolta in modo ordinato.
Anche Croce è intervenuto sottolineando che “il sindaco aveva detto che entro l’inizio della scuola i cantieri sarebbero stati chiusi e invece sono ancora qui, mantenga la parola e faccia davvero qualcosa, è una situazione che Verona non può tollerare oltre”.
Ormai i Veronesi conoscono l’incuria e l’abbandono a cui sono stati lasciati per mesi i cantieri, con la vegetazione che cresce selvaggia, le pozze d’acqua e tonnellate di asfalto, mezzi da lavoro e altri materiali lasciati all’interno e adesso chiedono che questa situazione finisca.
All’inizio della settimana Amt aveva deciso per la risoluzione del contratto con Ati per gravi inadempimenti, spiegando che per mesi avevano chiesto che i cantieri fossero chiusi senza però che i lavori riprendessero, e adesso all’azienda non resta che attivare una procedura d’urgenza, che garantiscono sarà molto più snella, per cercare un altro partner e provvedere così ai cantieri più urgenti che sono in Borgo Venezia e Borgo Roma (Via Girolamo dalla Corte e via Comacchio). Però i tempi sono incerti e i cittadini sono ormai esasperati da queste lungaggini.
Lucrezia Melissari