Rate del mutuo sospese per chi vive in zone alluvionate, ecco chi può evitare di pagare il mutuo, e per quanto tempo.
L’Italia sta affrontando ancora una volta l’incubo del maltempo: frane, alluvioni ed esondazioni hanno colpito molte aree del Paese, mettendo in difficoltà migliaia di persone. In risposta a questa situazione, è stata introdotta una misura straordinaria che permette di sospendere le rate del mutuo per chi vive nei territori colpiti. Vediamo come funziona questa sospensione e chi ne ha diritto.
Come funziona la sospensione delle rate del mutuo
Se vivi in una delle zone fortemente colpite dal maltempo e sei titolare di un mutuo, potresti avere diritto a questa misura di sostegno. La sospensione delle rate è resa possibile dal Decreto Legge dell’11 giugno 2024 n.76, convertito in legge, che ha stabilito interventi urgenti per aiutare le aree colpite da calamità naturali. Le regioni e le province interessate da questa agevolazione sono: le Marche (fino al 17 settembre 2025), il Friuli-Venezia Giulia, la provincia di Cuneo in Piemonte, e diverse province dell’Emilia-Romagna (Bologna, Forlì-Cesena, Modena, Parma, Piacenza, Reggio-Emilia), oltre a zone del Veneto e della Lombardia, con una proroga di 12 mesi.
Per ottenere la sospensione, i titolari del mutuo devono presentare un’autocertificazione dei danni alla propria banca. La banca potrà quindi sospendere il pagamento delle rate fino alla dichiarazione di nuova agibilità dell’immobile, o comunque fino al termine dello stato di emergenza. Fino al 22 luglio 2025, le banche non potranno richiedere alcun pagamento aggiuntivo per le rate sospese.
Una misura temporanea, ma necessaria
La sospensione delle rate del mutuo rappresenta una boccata d’ossigeno per chi si trova in difficoltà a causa del maltempo, ma è una soluzione temporanea che risponde solo all’emergenza immediata. Guardando al futuro, molti esperti sostengono che è necessario pensare a interventi più strutturali, considerando che fenomeni di questo tipo stanno diventando sempre più frequenti.
Assicurazioni contro le calamità: un’esigenza crescente
In Italia, solo il 6% degli immobili è assicurato contro eventi catastrofici come frane e alluvioni, nonostante i recenti disastri abbiano dimostrato quanto sia importante proteggersi dai cambiamenti climatici. Inoltre, circa il 55% delle case italiane è situato in aree ad alto rischio di eventi naturali estremi. Di fronte a questa situazione, una copertura assicurativa specifica potrebbe rappresentare una forma di tutela fondamentale per le famiglie, aiutando a coprire i danni e a prevenire situazioni di crisi economica.
La necessità di una pianificazione a lungo termine
Non possiamo ignorare il fatto che fenomeni climatici estremi come quelli recenti stanno diventando la nuova normalità. Oltre a soluzioni immediate come la sospensione dei mutui, sarebbe opportuno che il Paese adotti un Piano di adattamento ambientale che metta in sicurezza il territorio e rafforzi le infrastrutture. Solo così potremo evitare che eventi eccezionali continuino a trasformarsi in vere e proprie tragedie.
In questo momento critico, la sospensione del mutuo può dare un po’ di respiro a chi ha perso la propria casa o ha subito danni, ma la domanda che dobbiamo porci è: quali sono le misure che possono davvero fare la differenza in futuro?