Nelle 38 pagine di linee guida sul Recovery Fund, che il governo ha trasmesso alle Camere, i punti fondamentali sono l’abbassamento delle tasse su ceti medi e famiglie, raddoppio del Pil, più lavoro ed investimenti, quindi digitalizzazione e maggiore attenzione verso le politiche green.
Non mancano però anche parti che riguardano l’istruzione, la salute e le infrastrutture (in particolare con riferimento alle concessioni autostradali).
Il piano di rilancio del governo è basato su nove “direttrici di intervento” e le linee guida fissano dei “criteri stringenti” di ammissibilità alle risorse del Recovery fund per i progetti da finanziare, che devono presentare “piena coerenza” con gli obiettivi strategici e macrosettoriali del Pnrr (Piano nazionale di ripresa e resilienza).
Il presidente Conte ha ribadito che: “In ciascuno dei passaggi, nello spirito di massima collaborazione e sinergia tra governo e Parlamento, sarà assicurato il pieno coinvolgimento delle Camere al fine di recepire indirizzi, valutazioni e proposte concrete di intervento”.