Il via libera del Parlamento italiano al Recovery Plan targato Mario Draghi arriva senza grossi scossoni. Ottenuto quindi il via libera delle Camere, l’Italia invierà il Pnrr alla Commissione Ue “entro la fine di questa settimana – a dirlo il ministro dell’Economia, Daniele Franco -. Solo se chiudiamo i divari di genere, generazionali e regionali, possiamo raggiungere una crescita robusta e sostenibile nel medio termine”.
Il ministro Franco ha spiegato inoltre che “l’inclusione è un obiettivo generale” di tutte le missioni del Piano. “Si declina lungo tre dimensioni principali: parità di genere, inclusione giovanile e riduzione delle disparità regionali”. In particolare al Sud è destinato il 40% delle risorse, per “colmare un divario ancora troppo ampio con il Nord”.
“Nessuna strategia di investimento – ha quindi aggiunto il ministro – può esprimere tutto il suo potenziale a meno che non sia integrata da ambiziose riforme strutturali“. Per questo il Pnrr includerà una riforma della pubblica amministrazione, “volta a migliorare, digitalizzare e snellire le procedure e valorizzare il capitale umano”; una riforma della giustizia con l’obiettivo di ridurre la durata dei processi, in particolare del 40% per quelli civili, e una riforma degli appalti pubblici con una serie di semplificazioni normative”.