“Relazioni Stato-Regioni per la gestione della sanità e oltre”, è questo il tema al centro del decimo appuntamento con “L’economia veneta nell’epoca del Coronavirus. Una crisi che viene da lontano?”, le videoconferenze organizzate dal dipartimento di Scienze economiche dell’università di Verona, in programma giovedì 10 dicembre, alle 17. 30, sulla piattaforma Zoom e in diretta sulla pagina Facebook di Ateneo.
Interverranno Giovanna Scroccaro, farmacista e membro dell’Agenzia italiana del farmaco, Stefano Tardivo, docente di Igiene applicata e generale all’ateneo scaligero, e Gilberto Turati, docente di Scienza delle finanze all’università Cattolica del Sacro Cuore. L’appuntamento sarà introdotto da Sergio Noto, docente di Storia economica e coordinatore del ciclo di conferenze, e coordinato da Paolo Pertile, docente di Scienza delle finanze d’ateneo.
“Uno dei pochi aspetti positivi conseguenti alla pandemia da Coronavirus – anticipa Noto – è il fatto che ora tutti i cittadini hanno sicuramente compreso l’importanza della sanità e delle spese sanitarie per la nostra vita. Non c’è dubbio che gli italiani e i Veneti hanno compreso che la nostra salute, in altre parole il numero dei morti, non dipende solo dal virus, ma è legata soprattutto alle scelte e all’organizzazione delle reti sanitarie, a livello nazionale come a livello locale. E tutti hanno inteso perfettamente che, come per gli altri sistemi economici complessi, anche quello della sanità è fatto da uomini e donne competenti e professionalmente autonomi, investimenti efficaci, innovazione tecnologica, ricerca, finalità strategiche adeguate, e nel caso dell’uso del denaro pubblico, dal perseguimento prioritario dell’interesse collettivo, non certo di profitti parziali”.