Il Sindaco Sergio Giordani l’aveva promesso in campagna elettorale e così ora, dopo le prime 10mila piante già messe a dimora negli ultimi tre anni, nei giorni scorsi ha annunciato, con all’assessore al Verde Pubblico, Chiara Gallani, che dal prossimo autunno, ne verranno piantumate altrettante, per un totale di 20mila nuovi alberi, 54 diverse specie, da distribuire in oltre 500 aree, per una spesa complessiva che si aggira sui 3 milioni di euro.
Un’operazione considerata un investimento per la città, per la salute e il benessere dei Padovani, per l’attrattività turistica e per la sostenibilità dello sviluppo urbano futuro, anche in considerazione del fatto che la percentuale di superfice arborea passerà dall’attuale 1,8 al 5%.
Il Sindaco, soddisfatto, ha dichiarato: “A Padova non era mai stata realizzata un’operazione del genere e ne sono particolarmente soddisfatto, perché gli alberi, anche se può apparire un paragone inconsueto, rappresentano una delle infrastrutture più importanti per il futuro della nostra comunità. L’assessore Gallani ed io abbiamo ben chiara la nostra responsabilità nei confronti di chi abiterà Padova nei prossimi decenni. D’altronde l’emergenza ambientale è ormai sotto gli occhi di tutti e, solo chi è in malafede può ostinarsi ad ignorarla o peggio ancora a negarla”.
Il Sindaco ha poi aggiunto di ritenere la riforestazione urbana strategica ed importante almeno quanto il nuovo Ospedale che sorgerà a San Lazzaro e le nuove linee del tram, Stazione- Voltabarozzo e Rubano-Vigonza, progettate recentemente.
Tra i nuovi 10mila esemplari che verranno messi a dimora, ci sono aceri, bagolari, carpini, farnie, frassini, lecci, olmi e paulonie. E tra le oltre 500 zone interessate dal progetto, ci sono Brusegana, Chiesanuova, Camin, Montà, Ponte di Brenta, San Lazzaro e Sacra Famiglia, solo per citarne alcune.
Come ha voluto evidenziare l’assessore Gallani, “questi nuovi esemplari saranno il miglior investimento per il nostro futuro, perché diventeranno la principale infrastruttura verde della nostra città, che oltre a migliorare la qualità della vita dei Padovani, renderà il territorio più resiliente agli effetti dei cambiamenti climatici”.