Giancarlo Marinelli, direttore artistico del Ciclo dei Classici al Teatro Olimpico, inaugurerà la 73ª edizione, intitolata “Nostos. Se tu non torni”, venerdì 25 settembre, con l’opera di Virginia Woolf, “La Signora Dalloway.” Una produzione originale, scritta e diretta da Marinelli, con un’incredibile assonanza con i giorni nostri, narra infatti di una festa organizzata a casa della protagonista, dopo anni di guerra e dopo la terribile pandemia di Spagnola.
Il cartellone prevede poi otto spettacoli nell’arco di un mese. Tutte prime nazionali, o perché in scena per la prima volta, o perché riadattate appositamente per l’Olimpico.
Il Direttore-regista ha voluto sottolineare la genesi del suo programma, ideato durante la lunga segregazione dovuta al lockdown, momento in cui non era neanche pensabile uscire di casa e, si viveva alla giornata, aspettando. È stato in quella situazione che ha avuto l’illuminazione di “usare l’arte, gli attori, e il teatro per affrontare, capire e superare quello che si stava vivendo”.
Molte prove si sono svolte online, da remoto, ma, “il teatro è soprattutto fisicità, emozione e, senza spettatori, non esistiamo”. Anche per questo la riapertura del teatro, dopo la lunga chiusura, quest’anno ha una valenza e una rilevanza altamente simboliche.
A latere del Ciclo dei Classici, a palazzo Cordellina, dal 29 settembre si terrà un programma di eventi, denominato “La Bertoliana per i classici dell’Olimpico”, inaugurato da una lectio olimpica di Giorgio Montefoschi.