Il termine che si usa è think tank, vale a dire un gruppo di esperti impegnato nell’analisi e nella soluzione di problemi complessi. “Ma possiamo chiamarlo anche pensatoio”, ha sintetizzato il presidente del Veneto Luca Zaia nel presentare, ieri mattina a Palazzo Balbi, assieme al presidente di Veneto Sviluppo Davide Spagna e all’assessore allo Sviluppo economico Roberto Marcato, il Cts dell’economia.
I vecchi modelli economici non funzioneranno più dopo lo spartiacque della pandemia, e ora la Regione ha deciso di “ingaggiare” le undici migliori menti sul territorio per disegnare il prossimo futuro. A partire da progetti vincenti sul Pnrr. Il «think tank» voluto Zaia è un braccio di Veneto Sviluppo “ma autonomo” e presieduto dal prof. Paolo Villoresi.
L’orizzonte temporale per i “magnifici undici” è di dieci-quindici anni ma, sottolinea Zaia, “le linee serviranno ad arrivare a risultati concreti anche sul breve e medio periodo”. Questo lo scopo del neonato Cts che punta con decisione su tematiche ben definite: biotecnologie, applicazioni spaziali (uno degli undici è Stefano Debei, membro del gruppo di consulenza del programma di esplorazione di Mars) energia sostenibile a partire dall’idrogeno, intelligenza artificiale, comunicazioni quantistiche, le nuove frontiere dell’economia internazionale, l’economia circolare ma anche gli strumenti tributari, le professioni digitali e la salute.
Ecco i nomi scelti tra le eccellenze degli atenei nordestini: il timone è affidato a Paolo Villoresi, Ordinario di Fisica Sperimentale al Bo, Giorgio Palù presidente di Aifa. Due sole le componenti femminili: Elisa Barbieri, associato di Economia Applicata a Ca’ Foscari e Francesca Gambarotto, stesso ruolo ma al Bo con un ambito di ricerca che tocca l’economia circolare e lo sviluppo locale.
Da Verona arriva David Bolzonella, ordinario di Impianti Chimici, poi c’è Stefano Debei, ordinario al Bo in Misure Meccaniche, Termiche e Collaudi. Vito Di Noto, “l’uomo dell’idrogeno”, ordinario di Elettrochimica per l’Energia e Chimica dello Stato Solido al Bo. Ci sono anche Andrea Giovanardi, ordinario di Diritto Tributario a Trento e Dario Stevanato, stesso ruolo a Trieste.
Infine ci sono Paolo Gubitta, ordinario di Organizzazione Aziendale e Family Business e direttore scientifico dell’Osservatorio Professioni Digitali e il suo collega del Bo Alessandro Sperduti, ordinario di Matematica, esperto in materia di Reti Neurali e Metodi Kernel, in pratica Intelligenza Artificiale.
Il futuro passerà da qui. Il punto è uno: il Veneto non potrà continuare a fare affidamento solo sul binomio export-turismo messo in crisi dal Covid, ma esplorare nuove strade e sfruttare le nuove opportunità offerte dal Recovery fund.