Rousseau “scarica” i vertici del M5s e Casaleggio dice addio a Grillo: le casse sono “vuote” e dopo l’appello inevaso ai morosi di rispettare i patti sui contributi da versare la piattaforma di Casaleggio ha deciso di creare un web laico con progetti aperti a tutti i cittadini. “L’Associazione Rousseau cambia strada”: questo l’annuncio, pubblicato sul Blog delle Stelle, che certifica il divorzio tra la piattaforma e i vertici del Movimento.
“La scelta è dolorosa, ma inevitabile – si legge nel messaggio -. In questi 15 mesi abbiamo sollecitato costantemente la risoluzione delle criticità. Per otto lunghi mesi abbiamo richiesto più volte di condividere un progetto comune con responsabilità e perimetri ben definiti dei ruoli reciproci e abbiamo proposto concretamente un accordo di partnership per rafforzare e chiarire il legame tra Rousseau e il Movimento così come indicato dagli iscritti attraverso il voto. Abbiamo cercato, in ogni modo, di mantenere forte quel rapporto speciale che ha permesso ad una forza politica di diventare protagonista della storia del nostro Paese e di portare nelle istituzioni migliaia di cittadini con l’elmetto”.
“Ma stare insieme – scrivono nel post i rappresentanti dell’associazione – deve essere una scelta reciproca e deve presupporre rispetto e assunzione di responsabilità da ambo le parti. E questo, purtroppo, non si è verificato”. A quanto pare non si torna indietro.
“Oggi siamo a terra, ma ci rialzeremo perché noi siamo Movimento – scrive l’associazione -. Sarà un futuro difficile e in salita, ma coerente, sfidante e intellettualmente onesto come siamo sempre stati”. E aggiunge: “Nonostante tutto, noi seguiteremo – nel limite del possibile e per rispetto verso tutte le persone che credono nel progetto – a fare la nostra parte onorando i nostri impegni, come sempre. A tal fine, manterremo la piattaforma attiva applicando ovviamente pesanti ridimensionamenti”, si legge nel post pubblicato sul Blog delle Stelle.
Il M5s ha replicato con un post pubblicato sul profilo Facebook del Movimento: “La democrazia diretta, la partecipazione, il coinvolgimento degli iscritti nelle decisioni non dipendono dal singolo strumento utilizzato ma dalla volontà del Movimento 5 Stelle di affidarsi alla democrazia diretta avvalendosi prioritariamente di strumenti digitali”.
“Questa volontà rimane invariata – prosegue il post -, il nostro cuore pulsante è la democrazia diretta, qualunque sia lo strumento utilizzato. Le scelte dell’associazione Rousseau dell’ultimo anno evidenziano la volontà di quest’ultima di svolgere una parte attiva e diretta nell’attività politica. Questa volontà è incompatibile con una gestione ‘neutrale’ degli strumenti che devono servire ad attuare la democrazia diretta nel Movimento”.
Il Movimento 5 Stelle, si legge ancora nel post, “nell’ambito del nuovo progetto politico in corso di definizione, ha pertanto avviato tutte le procedure necessarie per dotarsi degli strumenti digitali necessari ad assicurare la partecipazione degli iscritti al Movimento 5 Stelle ai processi decisionali”
Un modo con un altro per dire che nell’era Conte la piattaforma Rousseau non servirà più e che la voce della base sarà direttamente espressa dalla parole dell'”avvocato degli italiani”?