Il Governo ha dato il via libera dal primo luglio allo sblocco degli sfratti. “Dopo diverse proroghe siamo arrivati ad un momento che rischia di creare, in tutto il Paese, una crisi sociale, a maggior ragione perché questo provvedimento diventa operativo nelle stesso momento nel quale è stato deciso lo sblocco dei licenziamenti”, l’assessore Marta Nalin.
Nel solo Comune di Padova ci sono oltre 200 sfratti in attesa di esecuzione. 200 famiglie che si sono trovate nelle condizioni di non poter pagare l’affitto e che ora rischiano di trovarsi senza una casa. Una situazione che va ad aggravare la precarietà delle vite di moltissime persone, che se non gestita, rischia di avere ricadute enormi sui servizi sociali, sulle comunità e sulla città intera.
“Nei mesi scorsi – spiega l’assessore- abbiamo avviato interlocuzioni con vari soggetti come le associazioni degli inquilini e dei proprietari, il tribunale e l’ordine degli avvocati, Ater, la Prefettura e nei prossimi giorni queste interlocuzioni proseguiranno in un tavolo operativo che li coinvolgerà tutti proprio in Prefettura, con l’obiettivo di ragionare assieme e tenendo conto di tutte le prospettive su un tema che ci preoccupa e non poco”.
La necessità adesso è quella di mettere a sistema informazioni e risorse per aiutare chi è in difficoltà: “Noi possiamo attivare strumenti utili nell’accompagnare i processi di sfratto, ma soprattutto per provare a prevenirli. Da una parte risorse economiche: parliamo di un milione di euro da dedicare alle politiche abitative in questo particolare momento storico che definiremo assieme a tutti gli attori come utilizzare. Credo la strada sia quella di provare a formulare accordi, concordare azioni e protocolli tra parti dove il Comune si può porre come garante e provare ad evitare gli sfratti. Dall’altra i nostri operatori sociali, fondamentali nei processi di accompagnamento e di dialogo con tutte le persone interessate”, spiega Nalin.
“Dobbiamo sempre ricordare che dietro ai numeri, ai provvedimenti di legge, alle statistiche sulle disuguaglianze, ci sono volti e le storie di moltissime persone e a noi sta il compito di trovare soluzioni concrete per garantire loro un futuro dignitoso. Sono certa che la nostra città anche in questa caso saprà dare prova di saper lavorare insieme, in rete, con l’obiettivo del benessere delle persone”, conclude l’assessore.