Militanti e dirigenti del Partito Radicale sono scesi in piazza ieri, a Roma, per chiedere a gran voce una commissione d’inchiesta parlamentare sul funzionamento del sistema giustizia. La decisa presa di posizione dopo le sconcertanti rivelazioni del libro di Alessandro Sallusti e Luca Palamara, ex membro del Consiglio superiore della magistratura e presidente dell’Associazione nazionale magistrati.
Ieri le frequenze di Radio Radicale hanno ospitato quella che è stata definita «La contro-inaugurazione dell’anno giudiziario», una giornata alla quale hanno preso parte – oltre allo stesso Palamara e a molti altri – giuristi come Giuseppe Di Federico (professore a Bologna) e Carlo Nordio (già procuratore a Venezia nonché presidente della commissione per la riforma del Codice penale).
Quella della giustizia è una battaglia che fa parte della cultura più atavica dei Radicali. “La giustizia è il più grande problema sociale e istituzionale del paese”, dice la citazione di Marco Pannella che accompagna questa due giorni di iniziative politiche straordinarie. Una battaglia per il garantismo e la legalità. Storica in questo senso la battaglia per Enzo Tortora, all’esito della quale, l’8 novembre 1987, gli italiani votarono sì all’80% per la responsabilità civile dei magistrati, trionfo poi vanificato.
Ai sit-in di ieri, il segretario del Partito Radicale transnazionale, Maurizio Turco, è stato chiaro: “C’è un problema di giustizia e non è un problema recente. Oggi abbiamo uno strumento in più, ossia il caso Palamara che laicizza il problema della giustizia e lo rende accessibile a tutti. Di fronte a questa realtà svelata, la necessità di una riforma è palese”.
E continua: “Siccome il Parlamento non è stato in grado di fare questa riforma noi crediamo che questo sia il momento di rilanciare il referendum sulla giustizia giusta. La magistratura ha un sistema attraverso il quale si autogoverna, un sistema che conosciamo benissimo: la partitocrazia. È un sistema che non risponde ai dati meritocratici, ma al sistema delle correnti. Sarà una primavera di mobilitazione in vista di una primavera di liberazione”.
Dopo le rivelazioni di Palamara la richiesta di una commissione d’inchiesta è arrivata anche da Viviana Beccalossi, ex vicepresidente della Regione Lombardia e oggi presidente di «Rifare Italia».
E intanto Luca Barbareschi, ex deputato, ma soprattutto attore regista e produttore (di recente anche di J’accuse di Roman Polanski sul caso Dreyfus) a Spraynews.it ha rivelato il suo progetto: “Sto preparando una serie televisiva, ispirata dal Sistema svelato da Palamara – ha detto -. La cosa, che più mi ha colpito del Sistema, è la sfrontatezza di chi amministra la giustizia cicero pro domo sua”.