Sono passati mesi dal pericoloso schianto, lo scorso giugno, della nave Msc Opera contro la banchina di San Basilio e il battello River Countess. In 8 sono stati accusati per pericolo di naufragio, tutti della Msc, tra i quali anche Carmine Siviero, comandante della nave.
Secondo la ricostruzione della perizia, la nave sarebbe andata fuori rotta a causa di un guasto al generatore che alimenta i motori e il comandante sarebbe intervenuto troppo tardi nello spegnimento dei propulsori; inoltre pare che il malfunzionamento fosse stato segnalato da un messaggio di errore ben prima dello schianto, ma non fosse stato preso in considerazione.
Ritorna così all’attenzione del grande pubblico il problema delle grandi navi, questione sempre calda. A giungo infatti era stata chiesta dalla procura l’archiviazione del caso della Costa Deliziosa che, poche settimane dopo l’incidente della Msc, aveva rischiato di schiantarsi contro riva Sette Martiri.
Caso chiuso perché la cella di maltempo che spinse la nave non era prevedibile, ma è stato sottolineato come quelle navi siano “troppo grandi” per Venezia.