Gli imprenditori e gli amanti della montagna non si vogliono arrendere, e infatti a Cortina è stata sparata la prima neve che imbiancherà le Dolomiti. I gestori degli impianti scommettono sulla riapertura, già dal prossimo 3 dicembre, data in cui scadrà l’attuale Dpcm, sperando che si possano allentare alcune restrizioni permettendo così un Natale sugli sci.
Ma ancora è troppo presto per fare previsioni e si dovrà attendere fino a domani quando la bozza delle “linee guida delle Regioni per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici” verrà presentata e discussa durante la conferenza delle Regioni in modo che governo e Comitato tecnico scientifico possano dare l’eventuale via libera.
Tra le proposte: obbligo di mascherina sulla neve, capienza dimezzata su funivie e cabinovie (100% sulle seggiovie) e poi tetto massimo degli skipass giornalieri e vendita dei biglietti online per evitare code, mentre nelle zone rosse le piste resteranno chiuse per gli sciatori amatoriali.
Di certo tutte queste restrizioni non hanno spaventato i bellunesi, che per rilanciare il loro amato Nevegal hanno già iniziato ad acquistare gli abbonamenti online, permettendo così alla nuova società “Nevegal 2021” di pareggiare il bilancio in modo poi da poter cedere gli impianti a fine stagione in serenità.
Ma intanto Alessandro Molin, presidente della scuola di scii e direttore tecnico della società, non nasconde la sua soddisfazione per la risposta positiva e spiega che nonostante i prezzi bassi (skipass stagionale adulti 99 euro), “il nostro scopo è quello di far tornare a sciare sul Nevegal le persone che negli anni se ne sono andate”.
A farsi portavoce di un’altra buona notizia è il ministro dei Trasporti Paola De Micheli: “Questa settimana Anas ha varato due campate del nuovo ponte tra Castellavazzo e Galleria Termine, nel comune di Longarone, in provincia di Belluno. Si tratta di importanti lavori finalizzati al miglioramento della viabilità lungo un tratto particolarmente tortuoso del tracciato esistente, nell’ottica di potenziare gli standard di mobilità dell’arteria”, un passaggio importante, che risulterà fondamentale per i prossimi giochi invernali in programma.
Insomma il territorio sembra già pronto ad accogliere i suoi turisti, che anche se non saranno numerosi come la stagione passata, potranno di certo dare slancio all’economia della montagna duramente colpita dalla pandemia. Adesso non resta che attendere la decisione del Governo e del Cts per capire se questa fiducia sarà ripagata