Federico D’Incà è il Ministro dei Rapporti con il Parlamento, ma in questo periodo, in cui l’ipotesi di non far partire la stagione sciistica e gli impianti di sci si fa sempre più concreta, si sente soprattutto un politico veneto e ancor più bellunese.
In una recente intervista infatti ha fatto sapere di essere costantemente in contatto con il Premier Conte e con il Ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri per un confronto sulle misure da adottare, nella ricerca di una soluzione di compromesso tra la salute dei cittadini e quella dell’economia della Montagna.
La linea intrapresa è quella di un coordinamento europeo per arrivare a decisioni unitarie, l’Italia in questo momento, è allineata alla posizione di Germania e Francia. Austria e Svizzera hanno scelto diversamente, ma per loro, il comparto degli sport invernali ha un peso evidentemente più importante.
Secondo il Ministro in questa situazione la cosa importante è puntare a dei ristori proporzionati e sgombrare il campo da tutte le polemiche e le demonizzazioni degli sport e del turismo invernale, come se dietro non ci fossero delle imprese, dei lavoratori e delle famiglie, che devono poter essere messe nella condizione di lavorare, guadagnare e mangiare.
Sciare è uno sport, una passione, ma è anche economia, con 400mila persone che vivono dell’indotto, “per tutto l’arco alpino, parliamo di una cifra che si aggira tra i 10 e i 12 miliardi l’anno.”
“A noi tutti piange il cuore al solo pensiero di dover vietare la montagna, ma stiamo vivendo una situazione emergenziale. Ora stiamo valutando dei ristori europei, ma se non dovessero arrivare quelli, abbiamo già concordato con il Ministro Gualtieri e tutti i capigruppo, la possibilità di un ulteriore scostamento di bilancio, per chi ha avrà subito più danni a dicembre”.
Le linee guida per un’eventuale apertura in sicurezza sono state comunque depositate al Comitato Tecnico Scientifico. Il Ministro D’Incà rimane comunque ottimista, “dobbiamo resistere e chiudere questa fase pandemica, poi torneremo alla vita. E, sono certo che ci sarà una forte ripresa economica già nel 2021”.