Ieri, 16 settembre, davanti all’ospedale Sacro Cuore di Negrar, gli operatori della Sanità Privata del Veneto hanno scioperato, chiedendo il tanto atteso rinnovo contrattuale che tarda ad arrivare, da ben 14 anni.
“Una scelta difficile ma necessaria. Professionisti che in questi mesi hanno svolto il proprio lavoro con profondo senso di responsabilità, mettendo a rischio la propria vita e quella dei loro cari, sono in attesa di un rinnovo contrattuale dal 2006, ben 14 anni – afferma il Segretario generale UIL FPL Verona, Stefano Gottardi -. Dopo 3 anni di trattative Aris e Aiop hanno firmato la pre-intesa, poi hanno accampato scuse per non firmare il contratto definitivo, quindi abbiamo deciso che l’unica via da intraprendere era dichiarare lo sciopero generale, le imprese che si occupano di sanità privata in questi anni hanno fatto parecchi profitti con soldi pubblici, continuando a sfruttare i loro lavoratori”.
“È arrivato il momento, non più rinviabile, che la politica tutta, quindi sia al livello centrale che le stesse Regioni, ricontrattino gli accreditamenti solo alle strutture e alle Associazioni Datoriali che firmano i rinnovi contrattuali dei loro dipendenti, senza più alcun tipo di tentennamento. Lasciar gestire i servizi pubblici ad imprese che non mostrano alcun tipo di etica e moralità rappresenta una mancanza totale di responsabilità e rispetto sia per i lavoratori che per gli stessi cittadini che, con le loro tasse, finanziano i servizi di cui usufruiscono. Continueremo ad oltranza se non ci saranno date risposte veloci e concrete” conclude il segretario.