Per oggi il presidente, Massimiliano Fedriga, ha convocato la Conferenza delle Regioni e delle Province autonome in seduta straordinaria. All’ordine del giorno i temi che saranno affrontati dalla Conferenza Unificata e dalla Conferenza Stato-Regioni che la ministra Maria Stella Gelmini ha convocato in seduta straordinaria (in videoconferenza) a partire dalle ore 15.
Tra le misure su cui c’è da discutere per trovare un accordo c’è il coprifuoco: da mesi l’orario è fissato sulle 22, ma la richiesta è di prorogare per almeno un’ora e permettere così ai ristoratori di permettere un secondo turno serale. “Sul coprifuoco c’è un’interlocuzione con il Governo. La Conferenza delle Regioni propone, misura assolutamente responsabile, l’ampliamento di un’ora, fino alle 23, per permettere alle attività, nei limiti delle regole, di avere un minimo di respiro”, ha detto il presidente Fedriga.
Il ministro degli Affari regionali Mariastella Gelmini ha risposto: “Il coprifuoco evoca brutte cose, in tutti noi c’è la volontà di superarlo, ma ci vuole gradualità per non consentire al virus di ripartire. Abbiamo proposto le ore 22 perché abbiamo ascoltato il Cts. Il Governo è fiducioso che i comportamenti corretti ci porteranno a passare dalle 22 alle 23, poi alle 24 per poi toglierlo, ma non mi sento di dare tempi”.
L’altro punto che fa discutere è quello dell’apertura dei locali solo all’esterno, cosa che limiterebbe molti baristi e ristoratori che nonn hanno uno sbocco all’esterno, anche se molti comuni in modo autonomo stanno concedendo delle deroghe per i plateatici. “L’idea del governo – ha aggiunto – è quella di allentare le restrizioni piano piano, come è successo l’anno scorso, e tornare alla normalità nel periodo estivo quando sicuramente la curva del contagio cala in maniera naturale e contemporaneamente arriviamo alla vaccinazione di massa, se è vero che per giugno gli over 60 saranno tutti vaccinati”, ha commentato il presidente dell’Anci, Antonio Decaro.
Altra questione non meno importante la ripartenza, vera, della scuola, che potrebbe subire l’ennesima battuta d’arresto: “L’obiettivo comune è raggiungere il massimo della presenza possibile nelle scuole. Per questo motivo diciamo ‘grazie’ al Governo che ha dimostrato la massima collaborazione su questo tema” – ha detto Fedriga, al termine dell’incontro con il Governo in merito alla piena ripresa della didattica in presenza – . L’obiettivo della didattica in presenza al 100% non può non tenere conto di due criticità, quali la capienza dei mezzi di trasporto pubblico locale oggi ammessa al 50% e i limiti strutturali di numerosi edifici scolastici“. Problemi che le regioni ad oggi non sono riuscite a risolvere.