Il prossimo 14 settembre riprenderanno le scuole, ma i problemi da risolvere restano tanti: aggirata, almeno sulla carta, la questione dei trasporti, resta la mancanza dei banchi monoposto e ancor più grave quella di docenti e personale amministrativo.
Sulla tematica è intervenuto anche il Codacons che chiede di rimandare l’inizio delle lezioni in quelle scuole che risulteranno sprovviste dei banchi monoposto introdotti dal bando di gara del Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri.
“I ritardi nelle forniture dei banchi monoposto creano pesanti discriminazioni a danno degli studenti – spiega il presidente Carlo Rienzi – ; alcune scuole potranno infatti godere delle nuove postazioni, mentre in altre gli alunni dovranno attendere ottobre o addirittura novembre a causa dei rallentamenti che si stanno registrando nella produzione delle sedute“.
“Una situazione che rischia di avere ripercussioni sanitarie, perché l’assenza di postazioni singole potrebbe incrementare il rischio di contagi tra studenti – prosegue Rienzi – . Per tale motivo chiediamo di rimandare l’inizio delle lezioni in quelle scuole sprovviste di banchi di nuova generazione, affinché tutti gli studenti possano iniziare l’anno scolastico nelle stesse condizioni e con le medesime garanzie di sicurezza“.
A questi disagi si aggiunge la mancanza di docenti, in Veneto ne mancano poco meno di 8 mila, causata in parte dai pensionamenti e anche dal fatto che tanti sono stati trovati positivi e quindi non potranno essere operativi alla ripresa dell’anno.
Manca poi il personale A.T.A. delle scuole (amministrativo, tecnico e ausiliario) con ritardi anche per quanto riguarda le pratiche amministrative e la gestione degli istituti scolastici. Problematiche che si conoscevano e che i presidi delle scuole lamentavano da tempo.
Ora la ministra Azzolina si trova costretta ad una corsa contro il tempo per mettere d’accordo tutti e permettere ai ragazzi un ritorno a scuola in sicurezza.