Poche ore fa, in conferenza stampa, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha annunciato che gli studenti delle scuole superiori non torneranno in classe prima del 31 gennaio e il Presidente della Provincia, Fabio Bui, accoglie con favore la notizia: “Sono felice di aver appreso che il Presidente Zaia ha accolto la mia proposta di posticipare l’apertura delle scuole superiori a fine gennaio. Lo ritengo un atto di responsabilità, considerati i dati sanitari che emergono con evidente chiarezza, e che non consentono ancora incertezze o approssimazione nelle decisioni che si assumono”.
“Oggi – ha sottolineato Bui – sarebbe inutile e pericoloso riaprire le scuole superiori, poiché la inevitabile conseguenza sarebbe la chiusura fra qualche giorno a causa dello scontato aumento dei contagi tra i ragazzi, e di conseguenza all’interno delle loro famiglie. Iniziamo, piuttosto, a valutare, coinvolgendo gli organismi scolastici, la proroga dell’anno scolastico a fine giugno. Mi appello ancora una volta alla responsabilità dei singoli cittadini del rispetto delle misure anti-contagio e, allo stesso tempo, a tutti i rappresentanti delle forze politiche affinché abbandonino litigiosità e distinguo e si impegnino, nell’interesse del Paese, nell’unica battaglia da vincere, quella al Covid”.
Ma tra le associazioni studentesche e i rappresentanti politici non tutti sono d’accordo con questa decisione di rimandare il ritorno a scuola, e in tanti chiedono un più assiduo dialogo tra studenti, insegnanti ed istituzioni, pubbliche e private, per trovare delle soluzioni alternative alla didattica a distanza.