La corsa ai vaccini si fa sempre più ricca, ora che l’annuncio di un nuovo farmaco contro il Covid19 è stato annunciato anche da Moderna Biotech Spagna, controllata di Maderna, azienda americana con sede in Massachusetts.
Questo vaccino è quindi il secondo (o il terzo, se vogliamo contare anche il russo Sputnik V, che però difficilmente arriverà nel mercato europeo), dopo quello annunciato da Pfizer in collaborazione con Biontech. Con una grande differenza rispetto a quest’ultimo: oltre ad avere un’efficacia più alta (95% rispetto a 90%) è molto più facile da conservare e distribuire. Non vi sarà infatti bisogno di frigoriferi così potenti da dover garantire per forza i -70° come con il vaccino Pfizer. Il nuovo farmaco resisterà fino a 30 giorni ad una temperatura compresa tra i 2° e gli 8° gradi; un intervallo che qualunque frigorifero utilizzato abitualmente nelle nostre case può garantire.
Basato anch’esso sul RNA (acido ribonucleico, che insieme al DNA costituisce una delle quattro principali macromolecole essenziali per ogni forma di vita), ha come suo principale componente il complesso proteico S (proteina virale Spike S). Come i vaccini già sperimentati con successo contro i coronavirus responsabili di altre malattie respiratorie, quali MERS e SARS.
Il vaccino Maderna ha mostrato grande efficacia durante la terza fase di sperimentazione, quella definitiva; durante la quale i ricercatori dell’Azienda americana hanno potuto raccogliere i primi frutti di un lavoro lungo e complesso, iniziato nelle prime settimane della pandemia. La sperimentazione ha visto coinvolti 30.000 volontari, tra cui moltissimi appartenenti alle cosiddette categorie a rischio (over 65 e malati di vario tipo).
Maderna si è detta disponibile a lanciare sul mercato, nel corso dei primi mesi del 2021, dosi in quantità imponente, tra le 500 milioni e il miliardo. Secondo il parere di diversi esperti, tra cui il direttore dell’Agenzia UE del farmaco, Rasi, la disponibilità di diversi vaccini su scala globale (i tre accertati più altri 3/4 in dirittura d’arrivo) pronti all’utilizzo da gennaio, produrrà risultati tangibili per la tarda primavera o l’estate al massimo.
Federico Kapnist