Impegnato in un tour rievocativo sulle sue origini, Vittorio Sgarbi ha accettato l’invito dell’onorevole Antonietta Giacometti e la sera del 13 febbraio, ha visitato Badia Polesine, immergendosi fra i gioielli urbanistici e architettonici del territorio. Per l’occasione il critico d’arte e senatore, ha raccolto l’appello della vicesindaco Giacometti impegnandosi a sbloccare il finanziamento per il museo Baruffaldi all Ministero dei Beni culturali.
Accompagnato dal sindaco Giovanni Rossi, e dal vicesindaco, Sgarbi ha potuto ammirare “la piccola fenice” (il teatro Balzan) e l’attigua quadreria, rimanendone entusiasta. La visita è proseguita nel cuore originario di Badia, con la millenaria abbazia della Vangadizza, del cui chiostro l’illustre ospite è rimasto incantato, e dove si è soffermato ad apprezzare la location della nuova biblioteca civica.
“Una serata con Vittorio Sgarbi tra le bellezze di Badia Polesine è una serata da raccontare ai nipoti”, ha riferito il Sindaco che riconosce all’on. Antonietta Giacometti il merito d’aver intrecciato un buon rapporto con Sgarbi, propedeutico allo sblocco dei fondi deliberati ma mai arrivati per museo Baruffaldi. “La chicca della serata – ha riferito il Sindaco – è che Sgarbi si è reso disponibile per farci da curatore qualora riuscissimo a finire quel benedetto museo”.
Nel corso della visita, Sgarbi ha ricordato più volte l’origine badiese dell’amatissimo padre Giuseppe e, forse anche per questo, si è impegnato a sostenere la causa dell’Amministrazione di Badia per sbloccare gli 830mila euro assegnati, ma tuttora bloccati per il completamento dei lavori al Baruffaldi.
L’onorevole Giacometti, confida in Sgarbi per ottenere la convenzione necessaria per la definitiva erogazione dei fondi assegnati a Badia: “Spero che la sua amicizia col ministro Dario Franceschini possa sbloccare il finanziamento relativo al bando “Bellezza@ – recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”, assegnato nel 2018 ma mai arrivato e invece così necessario per il recupero del palazzo “Ex monte dei pegni”.