Ieri si è alzato ufficialmente il sipario sulla 77ᵃ Mostra del Cinema di Venezia, la prima a livello Internazionale dopo il lockdown e per questo considerata coraggiosa, quasi miracolosa. Parole d’ordine: sobrietà, prudenza e speranza.
Così dopo una serata di pre-apertura molto scarna, senza cerimonie e mondanità, durante la quale è stato presentato il film “Molecole” di Andrea Segre, ambientato proprio in una Venezia sospesa, ieri si è partiti con l’omaggio al Maestro Ennio Morricone, mancato il 6 luglio scorso, attraverso le note di Deborah’s theme, dalla colonna sonora del film C’era una volta in America, di Sergio Leone.
Red carpet chiuso al pubblico da un muro di plastica anti-assembramenti, niente cena di inaugurazione all’hotel Excelsior, nessuna festa in giro. Sul palco spiccavano la madrina Anna Foglietta e le attrici Cate Blanchett e Tilda Swinton, che ha ricevuto il Leone d’oro alla Carriera. Ma quello che ha dato veramente il polso della situazione, è stata la presenza dei sette direttori dei più importanti festival del cinema mondiali, da sempre avversari acerrimi, riuniti sul palco del Lido, in un gesto di solidarietà verso un settore messo in ginocchio dalla lunga chiusura.
Film d’apertura, ma fuori concorso, è stato “Lacci” di Daniele Lucchetti, sulle devastanti dinamiche interne di una coppia, una famiglia, lacerata tra tradimenti, vendette e risentimenti. Una storia molto comune, di chi non sa lasciare andare le cose, che non possono più funzionare, perseverando nel farsi del male.
Oggi è la giornata di Pedro Almodovar, con l’atteso “The Human Voice”, tratto dal capolavoro teatrale di Cocteau e interpretato da Tilda Swinton.