Con il nuovo decreto di agosto, è stata ridisegnata anche l’Autorità portuale di Venezia, che dovrà occuparsi di Mose e Laguna. È stata subito bollata come l’ennesimo inutile carrozzone statale.
Andrea Martella, “padre” di questa riorganizzazione, ha giustificato la scelta con il fatto che, la Città Metropolitana alla quale nel 2014 erano stati assegnati i poteri di governance, non si è mai realizzata completamente per problemi di deleghe regionali.
Il governo ha pertanto ritenuto opportuno avocare a se tutti i poteri di gestione, anche in considerazione del fatto che la salvaguardia di Venezia e della sua Laguna sono di preminente interesse nazionale. Saranno garantiti la collaborazione tra istituzioni e il rispetto delle autorità locali.
La nuova governance sarà agile, efficiente e ad alta specializzazione, il Presidente sarà un tecnico. Il Magistrato delle Acque diventerà il braccio operativo dell’Autorità, recuperando la sua plurisecolare funzione ingegneristica, ammirata in tutto il mondo.