L’Università di Padova con il progetto “PREDICT: Patient-deRivEd iDrogel and organoIds as a Combined Tool for oncological personalized medicine” vince la 19ª edizione di Start Cup Veneto, la business plan competition organizzata per il secondo anno consecutivo da tutti e quattro gli Atenei del Veneto.
Del team patavino fanno parte il Dr. Marco Agostini, Responsabile del laboratorio di Biologia Molecolare Clinica Chirurgica 1 Azienda Ospedale Università di Padova, il Prof. Salvatore Pucciarelli, Direttore della Clinica Chirurgica 1 Azienda Ospedale Università di Padova, il Dr. Edoardo D’Angelo e la Dr.ssa Francesca Sensi, esperti nella derivazione e propagazione di colture primarie e organoidi da tumori solidi, e la Dr.ssa Sara Crotti, esperta in sviluppo e validazione di metodi bioanalitici per analisi mirate di lipidi, peptidi, xenobiotici e metaboliti.
PREDICT si basa sull’idea di anticipare la risposta terapeutica paziente-specifica mediante generazione di un modello 3D chimerico di idrogel e organoidi derivati dal paziente stesso.
«Una grande soddisfazione, un’edizione bella e molto sentita, che all’inizio sembrava non si dovesse neanche tenere a causa dell’epidemia, ma con la quale invece inauguriamo un mese importante, l’ottobre dell’innovazione – dice il Direttore del Premio Fabrizio Dughiero-. Oggi torniamo ad organizzare un evento in pubblico e ripartiamo proprio dalle idee e dalla voglia di fare impresa. Progetti di alta qualità e team preparati e competitivi. Ci auguriamo che anche alla finale del Premio Nazionale dell’Innovazione possano arrivare altre soddisfazioni, non solo per l’Università di Padova, due tra i cinque vincitori, ma anche per tutte le università partner del Veneto».
«L’idea alla base del nostro progetto – dicono i componenti di PREDICT – è quella di fondere la tecnologia dell’organoide cellulare: organi in miniatura che riproducono fedelmente la funzione ed organizzazione cellulare in vitro con la tecnica della decellularizzazione tissutale e successiva formazione di un idrogel-chimera paziente-specifico (gel-ECM pre-cast). Questo innovativo modello tridimensionale di coltura cellulare derivata dal paziente su cui testare molteplici protocolli terapeutici è quello che definiamo PREDICT. PREDICT permetterà di evidenziare la sensibilità paziente-specifica a singoli o combinazioni di farmaci e fornire al clinico un mezzo di predizione per una mirata scelta della terapia e la modulazione della stessa».
All’edizione di quest’anno si è aggiunta un’altra novità: l’introduzione di una quinta categoria premiale “CULTURE, CREATIVITY & INCLUSIVE SOCIETY” che aveva come obiettivo quello di coprire l’area di prodotti e/o servizi innovativi orientati ai settori dell’economia creativa, sociale, circolare e della sostenibilità o che afferiscono agli ambiti umanistici. La categoria si è dimostrata un successo: uno dei team vincitori presentava un progetto proprio di questa nuova categoria.
Come al solito erano presenti i tradizionali settori: LIFE SCIENCE – Prodotti e/o servizi innovativi volti a migliorare la salute, il benessere e la qualità di vita delle persone; ICT – Prodotti e/o servizi innovativi nell’ambito delle tecnologie dell’informazione e dei nuovi media; CLEANTECH & ENERGY – Prodotti e/o servizi innovativi orientati al miglioramento della sostenibilità ambientale ed energetica; INDUSTRIAL – Prodotti e/o servizi per la produzione industriale innovativi dal punto di vista della tecnologia o del mercato.
Quest’anno inoltre sono stati messi in palio numerosi premi speciali, grazie alle partnership strette con due imprese del vicentino, Elovator srl, una società che gestisce un polo di innovazione, incubatore e spazio di coworking ed Ensys srl, un’azienda di progettazione elettronica, sviluppo firmware e sviluppo software, con Festival del Futuro, manifestazione che si terrà in Fiera a Verona dal 19 al 21 novembre, e con l’incubatore universitario d’impresa Start Cube che collabora attivamente da molti anni alla realizzazione della competizione.