Chiuso il 2020 con un fatturato di 450 milioni di euro, per il Gruppo Stiga inizia un nuovo capitolo. “Prende il via una nuova linea produttiva, che proietta la storia dell’azienda nel futuro prossimo della robotica applicata al giardinaggio. Una narrazione tutta ambientata nello stabilimento di Castelfranco Veneto, che diventa così sempre più un polo di innovazione tecnologica in grado di attrarre talenti dal mondo intero”.
Con queste parole l’amministratore delegato della multinazionale veneta specializzata in macchinari e attrezzature da giardino, Sean Robinson, annuncia l’avvio della produzione dell’ultima novità in casa Stiga in fatto di taglio dell’erba: si chiama Stig, è un robot interamente pensato, testato e realizzato nel quartiere generale dell’azienda, nel Trevigiano, ed è qui che verrà prodotto. Capostipite di una serie di modelli all’avanguardia che vedranno la luce nei prossimi anni, il robot è frutto del lavoro di una squadra di ingegneri e tecnici informatici perlopiù italiani capitanata da un giovane padovano. Un progetto che rientra in un piano di investimenti di oltre 15 milioni di euro.
Al taglio del nastro hanno partecipato Maria Cristina Piovesana, vicepresidente di Confindustria per l’ambiente, la sostenibilità e la cultura, e il sindaco di Castelfranco Veneto e presidente della Provincia di Treviso Stefano Marcon e l’ad

Nella foto il momento del taglio del nastro: Stefano Marcon, Maria Cristina Piovesana e Sean Robinson
“Dietro Stig ci sono quasi trenta brevetti che si devono alle spiccate conoscenze e all’ingegno dei miei colleghi” racconta con orgoglio il capoprogetto Michele Scapin, ingegnere di 34 anni di Cittadella, Padova, responsabile del team ricerca e sviluppo, composto da 20 persone tra ingegneri, prototipisti e tecnici informatici, a cui si aggiungono i 17 addetti impiegati nella linea produttiva. “Non a caso porta il nome del fondatore del marchio Stiga ed è stato pensato – prosegue Scapin – per riassumere i valori del Gruppo: le sue prestazioni mirano infatti ad efficienza e risparmio energetico. Si tratta di un modello di robot che rappresenta il primo passo verso una vera e propria svolta tecnologica nel settore del giardinaggio”.
“Non si sottolinea mai abbastanza come l’impresa industriale italiana sia spesso un avanzato luogo di ricerca e innovazione, in cui si incontrano competenze e dove i giovani ricevono l’opportunità di crescere e sviluppare progetti. E dove poi i progetti possono trovare concreta realizzazione, come da oggi con questa nuova linea produttiva. Essere qui è anche motivo di soddisfazione per la vitalità che dimostrano le imprese e l’industria del territorio e di tutto il Paese, in questi mesi così complessi” dice Maria Cristina Piovesana, vicepresidente di Confindustria per l’ambiente, la sostenibilità e la cultura.
“Congratulazioni per l’innovativo progetto Stig che ora va in produzione. Una tecnologia d’avanguardia, interamente pensata e realizzata a Castelfranco Veneto. Stiga è un’eccellenza industriale di valore internazionale e un orgoglio per la nostra associazione. Siamo fieri, per i risultati del suo lavoro, per le opportunità che crea per il capitale umano, per il valore che dà al territorio, confermata solo pochi anni fa con il nuovo quartiere generale dell’azienda, modello di architettura sostenibile!, queste le parole di Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro.
Il ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, che non ha potuto partecipare alla inauguraizone, non ha fatto mancare un suo messaggio, “aziende come la vostra, che non solo hanno tenuto durante la crisi pandemicama sono riuscite a crescere, danno speranza al Paese. In questa circostanza sarà presentatauna nuova linea, dedicata alla realizzazione di un prodotto dall’elevato contenuto tecnologico interamentepensato, sviluppato, testato e prodotto a Castelfranco, grazie al lavoro di qualificate competenze e maestranze locali. Avete investito in giovani talenti italiani che, dando il meglio di sé, sono stati in grado di realizzare un robot innovativo creato per svolgere numerose mansioni in modo preciso e sicuro tramite una semplice app. Pare un risultato avveniristico poter comandare dalla poltrona una macchinario che falcia il prato, ma oggi è possibile: il 4.0 non è più una frontiera lontana da raggiungere, ma è sempre più diffuso e le sue innumerevoli applicazioni ci rendono la vitameno faticosae spesso anche più sicura“.
Il Gruppo Stiga è uno dei principali produttori e distributori europei di macchinari e attrezzature da giardino. È composto da cinque marchi, per un’esperienza nel settore lunga un secolo, maturata tenendo il passo dell’evoluzione tecnologica e digitale. Tra questi, oltre al brand premium Stiga (Svezia, 1934), anche Alpina, Mountfield, Castelgarden e Atco (Regno Unito, 1921). Il Gruppo ha tre poli produttivi: oltre a quello nel quartiere generale di Castelfranco Veneto (Treviso), uno stabilimento è in Slovacchia e uno in Cina. Ben 14 le sedi commerciali sparse in tutta Europa.
La multinazionale occupa circa 1.100 persone nel mondo (di cui oltre 550 occupate solo nel Trevigiano), a cui si aggiungono i lavoratori stagionali (circa 900 ogni anno, manodopera richiesta soprattutto nei poli produttivi). Oltre il 60% del totale dei dipendenti ha tra i 25 e i 45 anni.
Ogni anno il Gruppo Stiga vende oltre un milione di macchine motorizzate per il giardinaggio. Il mercato di sbocco conta 70 Paesi nel mondo. L’azienda ha chiuso il 2020 con un fatturato pari a 450 milioni di euro (+4% sul 2019).