Stipendi stagnanti in Italia, è una situazione tragica: tutto il resto infatti, è in aumento, e per le famiglie è sempre più difficile.
In Italia stiamo vivendo un momento economicamente difficile, in cui il costo della vita aumenta, l’inflazione fa alzare tutti i prezzi, il costo delle materie prime sale di giorno in giorno, ma gli stipendi degli italiani rimangono pressoché invariati. Così, arrivare a fine mese è sempre più difficile.
Stipendi stagnanti in Italia
Che arrivare a fine mese è un’impresa complicata, gli italiani lo sanno bene, soprattutto da quando i prezzi hanno iniziato ad aumentare, senza alcun aumento in busta paga. Il ristagno degli stipendi è una problematica con cui tutte le famiglie del nostro Paese devono fare i conti, perchè a parità di entrate, le uscite stanno invece aumentando a dismisura. A confermarlo poi, ci sono i dati statistici, che evidenziano come l’inflazione in Italia sarà dell’1,1% nel 2024.
Questo vuol dire che i prezzi stanno continuando a salire, ma non in maniera omogenea. Infatti, ci sono settori che l’inflazione influenza di più rispetto ad altri, come ad esempio i beni energetici, che sono quelli più toccati dagli incrementi di prezzo. Mediamente, i prezzi della materia energia sono saliti del 59,4%, il che ha ovviamente impattato parecchio sul bilancio delle famiglie italiane, che dell’energia non possono fare a meno.
I dati dell’ISTAT
Secondo i dati ISTAT, sono anche altri i settori colpiti in modo piuttosto duro dall’inflazione: la cura della persona, le spese domestiche e il trasporto aereo hanno visto i loro prezzi alzarsi del 24,6% rispetto al 2019, mentre i beni alimentari costano il 21,6% in più rispetto al passato. Di fronte a tutti questi rincari però, gli stipendi sono rimasti praticamente gli stessi. L’incremento che hanno subito si attesta infatti al 3,2%, una percentuale che non riesce a tenere testa alle altre e che sta mettendo in ginocchio molti italiani.
Il minimo che si potrebbe fare, è aumentare gli stipendi quel tanto che basta per mantenere invariato il potere d’acquisto delle famiglie, ma come ben sappiamo, questa è una realtà parecchio distante da noi. Nonostante l’aumento del 3,2% inoltre, va detto che il netto in busta paga è in realtà diminuito del 6,9%, secondo le stime OCSE. Questo vuol dire che mentre tutto aumenta, gli stipendi diminuiscono, e il potere di acquisto si assottiglia sempre di più. Il risultato? Un mercato che potrebbe arretrare, lavoratori che cercano secondi lavori e modi per arrotondare, e una maggiore attenzione agli sprechi.