La ricorrenza era assai significativa per gli ebrei più osservanti. E come è noto, pellegrinaggi e ricorrenze religiose, in Medio Oriente, sono ancora cose dall’altissimo valore simbolico e religioso; e infiammano gli animi dei numerosissimi fedeli che vi partecipano.
Quest’anno vi era inoltre un motivo ulteriore per celebrare; dopo l’impedimento nell’anno scorso dovuto alle restrizioni anti-pandemiche. La ricorrenza del Lag ba-Omer, sul monte Meron, che ricorda la ribellione ebraica contro i Romani nel II° secolo d.C., è però sfociata nella tragedia. I dati che circolano nelle prime ore della giornata, parlano di 44 morti e oltre 150 feriti, molti dei quali in gravi condizioni.
Da quanto si è capito, i decessi sono stati frutto della violentissima calca che si è originata dopo il crollo di una tribuna nella quale stazionavano molti fedeli. Una sorta di tragedia dell’Heysel, lo stadio della famigerata Coppa dei Campioni del 1985 in cui morirono quasi 40 persone nel fuggi fuggi generale dopo il crollo, anche in quel caso, di una tribuna.
Le autorità israeliane hanno proclamato lo stato di emergenza in Galilea, la regione dove si svolgeva il raduno.
Federico Kapnist