Con il Covid la vita e la quotidianità di molte persone è cambiata in modo drammatico e spesso inaspettato, in articolare durante il periodo del lockdown.
Ci dimentichiamo infatti che il Covid, oltre alle evidenti conseguenze economiche, ha pesato anche sulla salute psichica delle persone, soprattutto di quelle più fragili che magari vivevano già in precedenza un periodo di disagio.
Il Servizio inOltre della Regione del Veneto, nato nel 2013, ha raccolto dal 13 marzo al 15 giugno, ben 4 mila richieste di aiuto, di cui 276 colloqui solo in provincia di Treviso. Di questi, 209 colloqui erano legati alla gestione dello stress e della preoccupazione da emergenza sanitaria.
A questo proposito Telefono Amico Italia segnala il raddoppio degli accessi al servizio nei tre mesi di emergenza sanitaria con più di 25.000 telefonate. Per questo il comune di Treviso ha lanciato una iniziativa, tra le prime nel suo genere, per dare un servizio di sostegno ai cittadini.
Da domani, 1 ottobre, prende il via “Treviso è con te – Lo Psicologo nei quartieri”, un progetto pilota che offrirà un aiuto concreto a quelle persone che stanno vivendo situazioni di disagio sociale, economico e anche psicologico.
Il servizio promosso dall’assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Treviso con la supervisione scientifica dell’Ordine delle Psicologhe e Psicologi del Veneto, dell’Ulss 2 e del Consultorio del Centro della Famiglia di Treviso e del Servizio inOltre della Regione del Veneto, attraverso un colloquio valuterà le necessità delle persone e le indirizzerà al servizio più idoneo.
Verranno attivati 5 punti di ascolto ad accesso gratuito nelle diverse aree della città: la Circoscrizione C Nord di via del Galletto, la sede di Spazio Donna in via Alzaia 121, la biblioteca di Sant’Antonino, villa Letizia Casetta del Custode e la sede del consultorio Centro della Famiglia in via San Nicolò 60.