Ieri è stato il presidente Zaia in persona ad annunciare l’approvazione da parte della giunta regionale dello schema di convenzione con il comune di Cortina d’Ampezzo per la riqualificazione della storica pista di bob in vista delle prossime Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.
Sarà infatti sulle ceneri dell’iconico tracciato delle Olimpiadi del 1956 che nascerà la nuova pista: “Dallo studio di fattibilità tecnica ed economica dovranno emergere chiaramente le condizioni e gli interventi necessari. L’accordo di programma è un passaggio fondamentale per mettere nero su bianco costi e benefici di un’infrastruttura strategica per tutto l’arco alpino, sia in termini sportivi che turistici”. Sembra infatti che in Italia non esista un impianto polivalente per le tre discipline di skeleton, bob e slittino e, quindi secondo Zaia, quello di Cortina avrebbe tutte le carte in regola per diventare una struttura di riferimento europeo.
La pista olimpica di bob intitolata alla memoria di Eugenio Monti, che vinse sei medaglie nei Giochi Olimpici Invernali e dieci nei Campionati Mondiali di Bob, fu costruita nel 1923, nella frazione di Ronco, sulla Strada delle Dolomiti e fece il suo debutto internazionale nel 1928 con i Campionati Mondiali universitari invernali. Successivamente nel 1936 venne ricostruita per rispondere ai nuovi standard sportivi e poi ancora nel 1948 venne allungata e modificata nelle curve. Nel 1956 la pista utilizzata nelle Olimpiadi invernali era lunga 1720 metri, con 16 curve e un dislivello di 152 metri. Nel 2008 l’amministrazione comunale aveva deciso di chiudere l’impianto a causa dei costi di gestione considerati troppo onerosi.
Ora, a distanza di 70 anni dalle Olimpiadi del 1956, la mitica pista di bob di Cortina potrà dimostrare di essere ancora all’altezza dei prossimi Giochi Olimpici. La Regione, come ha voluto assicurare Zaia, farà la sua parte, mettendo a disposizione 85 milioni di euro. Dopo lo studio di fattibilità per l’intervento di riqualificazione della pista, sarà valutata la soluzione più idonea tra la Regione e il comune di Cortina, proprietario dell’impianto.
Inoltre, come ha voluto sottolineare l’assessore regionale alle Infrastrutture, Elisa De Berti, è già stato sottoscritto un accordo con la Regione Lombardia e le Province Autonome di Trento e Bolzano per il sostegno finanziario dell’impianto anche dopo le Olimpiadi.