Il Superbonus piace ai proprietari di casa, ma sembra di difficile attuazione per i condomini. Lo dicono i dati di Enea relativi ai nuovi incentivi sulla riqualificazione edilizia varati dal governo Conte e confermati dall’esecutivo Draghi. “E questo rischia di frenare le ricadute del bonus, che era stato pensato proprio per riqualificare e mettere in sicurezza i condomini, la maggior parte dei quali ha una carta d’identità piuttosto attempata – afferma il presidente degli edili di Confartigianato Belluno, Fabio Zatta -. Il Superbonus è fondamentale per la ripartenza, non solo per quella dell’edilizia e del comparto casa. È per questo che confidiamo nel Dl Semplificazioni, per arrivare a una sburocratizzazione importante dell’iter per far partire le pratiche. Anche perché abbiamo visto che la volontà dei proprietari di casa è orientata ad avviare i lavori di riqualificazione, ma spesso si trovano davanti un percorso a ostacoli”.
I dati diffusi da Enea dicono che a inizio maggio erano quasi 11mila le pratiche approvate (risultate valide perché con documenti ed asseverazioni in regola). E il Veneto è tra le regioni più ricettive con 1.430 (il 13% del totale e un importo di 143 milioni di euro) seguito dalla Lombardia con 1.415 interventi e dall’Emilia Romagna con 1.008 interventi. I numeri al dettaglio però dicono che solo il 9% delle domande arriva dai condomini, il 54,5% da edifici unifamiliari e il 36,4% da unità indipendenti. “Se non verrà dato tempo ai condomini di avviare i cantieri avremo perso l’occasione per riqualificare e mettere in sicurezza migliaia di edifici – continua Zatta -. E buona parte delle ricadute economiche del bonus”.
Abusi edilizi, verifica di conformità e fondo speciale sono le tre più grandi problematiche che rallentano l’accesso al Superbonus per i condomini. Però per la verifica di conformità, la pandemia ha trasformato l’accesso agli atti necessari per i documenti che servono per verificare la presenza di eventuali abusi edilizi in una vera e propria mission impossible.
“Per ovviare in parte a queste difficoltà, Confartigianato ha siglato un accordo con Feinar e Volksbank per agevolare da una parte le imprese associate che lavorano con il Superbonus, dall’altra i proprietari di casa – spiega il direttore di Confartigianato Belluno, Michele Basso -. Abbiamo definito una task force per rispondere alle principali esigenze del comparto casa, e già lunedì prossimo, 17 maggio, avremo un primo incontro operativo, un webinar per illustrare agli associati gli step da seguire in ambito tecnico, gli aspetti fiscali a cui prestare attenzione e le soluzioni disponibili per chi decide di cedere il proprio credito da bonus alla banca. Si tratta di informazioni fondamentali per agevolare il lavoro delle imprese. Ma è ovvio che servano semplificazioni a monte della filiera”.