Si è riunito ieri in videoconferenza il tavolo tecnico, avviato dal Ministero per lo Sviluppo e organizzato dalla sottosegretaria Alessandra Todde, per la vertenza Forall-Pal Zileri, con l’obiettivo di dare un futuro allo stabilimento di Quinto e ai suoi 400 dipendenti.
Si sono così confrontati la sottosegretaria al Lavoro, Francesca Puglisi, e i rappresentanti e i consulenti di Forall Spa e del Fondo d’investimento Mayoola , assistiti da Confindustria Vicenza. La RSU aziendale assistita da Femca-Cisl e Filctem-Cgil nazionali, regionali e provinciali. Al tavolo hanno partecipato anche la Regione Veneto e la Regione Lombardia, il Sindaco di Quinto Vicentino e alcuni parlamentari vicentini
Da ciò che è emerso, parrebbe che per Forall Confezioni, potrebbe esserci la possibilità di usufruire del fondo per la gestione delle crisi di impresa, istituito dal governo, con il Decreto Rilancio, varato lo scorso maggio, per tutelare i lavoratori e i marchi storici italiani. L’ipotesi infatti era già emersa, nel dicembre 2020, in occasione di un altro tavolo regionale.
Lo strumento prevede che lo Stato possa entrare nel capitale di un’azienda in crisi, attraverso Invitalia, con un investimento massimo di 10 milioni, per un periodo non superiore ai 5 anni, a patto che ci sia una quota del 30% di partecipazione privata all’investimento. L’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan ha fatto sapere di aver chiesto al governo, se la moda sia considerata un settore strategico per il Paese e se eventualmente gli strumenti annunciati siano effettivi, “perché ne abbiamo bisogno adesso”.
Le condizioni dovrebbero essere due: che esista un piano industriale e che ci sia la disponibilità da parte di privati a partecipare all’investimento pubblico. Sarà partendo da queste basi che, azienda, Ministero e Regione si confronteranno da qui a fine mese, quando sarà convocato il prossimo incontro. Le segreterie provinciali di Femca-Cisl e Filctem-Cgil parlano di un confronto positivo, pur continuando a guardare alla necessità di “costruire un percorso industriale di prospettiva, perché non è solo il Veneto, ma anche l’Italia non possono permettersi di perdere una realtà e un marchio così importanti”.
La proprietà di Forall Spa ha fatto sapere di “vedere positivamente qualsiasi soluzione che permetta di dare continuità all’azienda, ma con investitori esterni”.