Arriva una proposta di Unione RadioTaxi per rendere i taxi più costosi nei giorni più affollati. Ecco in cosa consiste, e perchè è stata avanzata.
L’Unione RadioTaxi ha presentato una proposta per consentire ai tassisti di aumentare la tariffa dei propri mezzi nei giorni in cui c’è una richiesta maggiore. Il motivo è che quei giorni per la categoria sono particolarmente impegnativi, e così facendo si andrebbe a sopperire alle giornate che invece sono più scariche.
Immagina di aver bisogno di un taxi, ma di averne bisogno in una giornata particolare, come ad esempio la notte di capodanno oppure una domenica pomeriggio. Insomma, una di quelle giornate in cui sicuramente anche altre persone, che solitamente non usano i taxi, ne chiameranno uno. Ce ne sono molte di giornate così durante l’anno, e non tutte prevedibili da calendario. Per esempio, in un giorno di sciopero dei mezzi la richiesta dei taxi può salire considerevolmente, o anche in occasione di un convegno o di una fiera particolarmente importanti.
Durante queste giornate, il sistema va in difficoltà, perchè ci sono molte più richieste di quante se ne riescano a soddisfare con i mezzi a disposizione attualmente. Inoltre, gli autisti sono costretti a fare turni infiniti e ad essere costantemente attivi, per tentare quantomeno di accontentare più persone possibile. Proprio per questi motivi, e anche per scoraggiare chi non ha realmente bisogno di un taxi, Unione RadioTaxi ha proposto alla Camera di alzare le tariffe nei giorni di maggior richiesta.
A presentare la richiesta è stato Loreno Bittarelli, il Presidente di Unione RadioTaxi, il quale ha chiesto di introdurre un nuovo sistema di calcolo delle tariffe, basato su un algoritmo che si aggiorna costantemente, e che modifica il prezzo delle corse in base a quante richieste ci sono. Questo vuol dire che, ad un numero basso di richieste, corrisponderà un prezzo più calmierato, mentre se le richieste aumentano, salirà anche il prezzo della corsa.
Si tratta di un sistema che sicuramente non piacerebbe ai clienti, che sarebbero obbligati, in questo modo, a pagare di più in determinate giornate più congestionate, e magari si troverebbero nella necessità di trovare un modo alternativo per arrivare alla loro destinazione. Non sembrano entusiasti nemmeno i rappresentanti delle associazioni di categoria: Uri-taxi, Federtaxi-Cisal, Uti, Ugl-taxi, Fast-Confsal, Unione artigiani, Tam, Satam, Tutela legale taxi hanno criticato la proposta, dicendo che andrebbe a danneggiare la categoria.
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