La pandemia ha disegnato in maniera dirompente nuovi scenari di vita e di lavoro, nello stesso tempo ha evidenziato la straordinaria importanza della tecnologia e del digitale.
In questo complicato contesto, le imprese hanno bisogno di nuove bussole per orientarsi sia dal punto di vista degli investimenti per adattarsi ai cosiddetti new e next normal, magari anche alla luce del Recovery Fund; ma anche come far leva sulle nuove tecnologie per raggiungere un vantaggio competitivo di lungo termine.
Per tracciare una rotta sulle strategie utili ad affrontare un futuro in forte accelerazione digitale, Confindustria Vicenza organizza un webinar intitolato “Tecnologia e Digitale per la visione strategica del futuro”, che si svolgerà di mercoledì 10 marzo, dalle 17.00 alle 18.00, e che vedrà gli interventi di Filippo Miola, delegato Innovazione e Fabbrica 4.0 di Confindustria Vicenza, e di Giovanni Notarnicola, associate partner e guida l’area Digital Transformation di Porsche Consulting.
“Tra i temi che tratteremo ci sono quelli, fondamentali, delle conoscenze e competenze necessarie per sfruttare a proprio vantaggio questa enorme accelerazione – spiega Miola -. Solo con una cultura digitale ampia e diffusa e il necessario adattamento della propria struttura organizzativa sarà possibile davvero cavalcare questa ennesima nuova rivoluzione. L’obiettivo e far comprendere come software e digitale possono creare sistemi cyber fisici da affiancare all’uomo per aumentarne l’efficienza e qualità della vita. Dobbiamo saperli governare perché solo così riusciremo ad affrontare il futuro da protagonisti”.
“In un mondo industriale in cui cresce sempre di più il livello di digitalizzazione, il differenziale competitivo fondato sulla qualità e sull’estro è destinato ad indebolirsi – afferma Notarnicola -. Il nuovo Piano Nazionale Transizione 4.0 è il primo mattone su cui si fonda il Recovery Fund italiano, un’opportunità da cogliere per realizzare una profonda trasformazione digitale che permei a livello strategico, superando l’orizzonte di breve termine dato dal mero svecchiamento degli asset. Grazie a questa nuova ondata di incentivi Europei il sistema industriale nazionale può recuperare competitività in termini di produttività e contribuzione al valore aggiunto”.