The Land of Venice, premi i i 44 ristoratori veneti di eccellenza delle guide top e con soddisfazione della città scaligera, ben 11 sono i veronesi, prima provincia del Veneto
«I consumatori chiedono sicurezza e igiene, piccoli gruppi all’interno dei locali, innovazione e soprattutto qualità delle materie prime», questi sono i risultati dell’Osservatorio sull’andamento delle nuove tendenze del settore Food & Beverage, illustrati in occasione della Fiera Tecnobar&food. La ricerca, di Appe Padova e Grs research, ha fotografato un settore messo a dura prova dalla crisi legata al Covid-19.
Evento atteso della giornata è stata la premiazione dei ristoranti veneti di eccellenza, selezionati attraverso la comparazione delle 3 guide gastronomiche più note e diffuse (Michelin, Gambero Rosso ed Espresso). L’iniziativa, denominata The Land of Venice food excellence è stata organizzata da Fipe – Federazione Italiana Pubblici Esercizi Confcommercio – del Veneto, con il patrocinio e il contributo della Regione.
Con ben 11 riconoscimenti, la provincia scaligera è stata la più premiata. Dietro si posizionano Venezia e Vicenza (10 ristoranti premiati), quindi Padova e Treviso (5) e infine Belluno (3). I ristoranti veronesi premiati sono, in ordine alfabetico: 12 Apostoli (Verona), Casa Perbellini (Verona), Degusto (San Bonifacio), Il Desco (Verona), L’Artigliere (Isola della Scala), L’Oste Scuro (Verona), La Casa degli Spiriti (Costermano), Oseleta (Cavaion Veronese), Osteria Ponte Pietra (Verona), Perbellini (Isola Rizza), Vecchia Malcesine (Malcesine).
Tra i vincitori, anche 5 ristoranti padovani: Le Calandre di Rubano e La Montecchia di Selvazzano Dentro, della famiglia Alajmo; Lazzaro 1915 di Pontelongo, gestito dalla famiglia Siviero; Storie d’Amore di Borgoricco, con lo chef Davide Filippetto e il maitre Massimo Foffani; 19.94 di Padova, guidato dal patron Alessandro Rotolo e dallo chef Stefano Agostini.
Qualità della materia prima, accoglienza e professionalità i punti a favore di un settore duramente messo alla prova dalla crisi, ma che rispecchia la volontà di un territorio che vuole rinascere.