Thélios ha annunciato in questi giorni un’innovazione, nata nei suoi laboratori di Longarone, che permetterà di sfruttare l’olio di ricino per realizzare delle lenti biologiche al 40%, che verranno poi utilizzate per la nuova collezione primavera-estate della stilista inglese Stella McCartney.
Sarà una molecola estratta dall’olio di ricino, “ricinus communis”, aggregata al polipropilene, a dare questo nuovo materiale plastico, per modellare le innovative lenti biologiche. Inoltre, anche la montatura, prevista in acetato di cellulosa, è stata studiata per derivare al 68% da fibre di legno e cotone, oltre che da altri “plastificanti” di origine naturale.
Se poi, a tutto ciò si aggiunge il fatto che anche gli astucci per contenere gli occhiali saranno di natura vegetale e i materiali d’imballaggio biodegradabili, si capisce che per il marchio Stella McCartney sarà possibile ambire all’Environmental Claim Validation, ECV, da parte di Underwriters Laboratories, laboratori indipendenti internazionali.
In origine, questi materiali plastici, derivati dall’olio di ricino, furono lanciati e utilizzati dalla giapponese Toyota, in ambito automobilistico, in tutte quelle parti del veicolo, progettate per la protezione dei passeggeri. La multinazionale BASF ne ha poi perfezionato la formula, in modo da rendere sfruttabile la bioplastica in vari ambiti, dai telefoni agli elettrodomestici, ma nel mondo della moda, Thèlios arriva per prima.
Thélios, nome evocativo, che deriva dalla fusione di due divinità greche, Theia, dea della luce e della vista e Helios, dio del sole, è nata nel 2017, da una joint venture, che ha unito la volontà del gruppo francese LVMH, leader mondiale del lusso, di affermarsi anche nel settore dell’eyewear e la competenza nell’occhialeria del gruppo Marcolin.
Thélios che progetta, produce e distribuisce occhiali da sole e montature da vista per molti nomi prestigiosi del mondo della moda, tra i quali Celine, Loewe, Kenzo, Fred, Berluti e Rimowa, da gennaio 2021 acquisirà anche Christian Dior, marchio di peso, sottratto a Sàfilo.