Forse se i Giapponesi, nonostante le critiche internazionali, insistevano per rimandare i giochi, un motivo c’era. Ieri sono stati registrati 15 contagi tra le persone legate in vario modo ai Giochi, tra cui il primo caso segnalato all’interno del Villaggio Olimpico: i casi odierni sono i primi invece che riguardano degli atleti.
Due atleti nel Villaggio Olimpico di Tokyo sono infatti risultati positivi al coronavirus: lo hanno reso noto gli organizzatori. La loro nazionalità non è stata resa nota ma è stato specificato che non si tratta di atleti giapponesi. In totale sono quindi tre le persone risultate positive al Covid-19 all’interno del Villaggio Olimpico: un funzionario nella giornata di ieri e due atleti oggi, ai quali va aggiunto un terzo atleta risultato positivo ma non all’interno della struttura.
I tre casi “fanno parte dello stesso team”, ha spiegato in conferenza stampa Pierre Ducrey, direttore aggiunto dei Giochi, senza rivelare a quale Paese e a quale disciplina appartenga la squadra coinvolta. Masa Takaya, portavoce di Tokyo 2020, ha spiegato che le tre persone contagiate sono “in isolamento, nelle loro stanze” e che il personale dei Giochi sta portando loro i pasti. Anche il resto del team è stato sottoposto a test.
Il Villaggio Olimpico, un complesso di appartamenti e aree ristoro a Tokyo, ospiterà al picco della capienza 6.700 persone tra atleti e funzionari. Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach ha fatto appello ai nipponici perché mostrino sostegno per la manifestazione, pur dicendosi “ben conscio dello scetticismo” che la circonda. “La mescolanza e gli incontri con la popolazione sono molto limitati, manteniamo il rischio a un livello assolutamente minimo”, ha dichiarato il direttore esecutivo dei Giochi,
Gli atleti saranno sottoposti a test quotidiani, dovranno rispettare il distanziamento sociale e non potranno muoversi al di fuori della “bolla olimpica”. Una volta terminata la competizione che li coinvolge, gli sportivi dovranno lasciare il Giappone entro 48 ore. INtanto, la capitale nipponica si trova ancora in stato di emergenza e vi rimarrà fino al 22 agosto.