Da Treviso arriva una notizia che fa abbastanza discutere, un professore è stato licenziato dopo 550 giorni d’assenza.
Criticata è stata la modalità perché l’uomo l’ha scoperto arrivando a scuola dove non l’hanno fatto entrare. Ma cosa è accaduto?
Va però specificato che l’uomo era assenteista e aveva saltato ben 550 giorni di lezione. Docente, tra le altre cose, in diritto, era stato licenziato. Sessantenne di Taranto era diventato indeterminato nel 2011. Il primo anno si era preso l’aspettativa, gli altri due successivi invece continue assenze per malattia non l’avevano mai fatto vedere ai suoi studenti, anche se non continuative, spezzettate per, secondo lui, non essere attenzionato.
Secondo la scuola, come riportato da Ansa, pare inoltre che l’uomo abbia affrontato anche altre assenze da considerarsi totalmente “ingiustificate”. Lunedì mattina però il professore ha provato a riprendersi la cattedra, ma è stato fermato direttamente all’ingresso. L’istituto ha specificato di aver compiuto tutto l’iter procedurale previsto per il licenziamento, con tanto di timbro per il licenziamento e parere favorevole successivo dell’ufficio scolastico di Treviso.
La situazione è stata discussa da tutto il web con pareri contrastanti da parte delle persone che si sono esposte in merito.
Ciò che in molti hanno criticato, come già specificato in precedenza, è il fatto che il professore non ha avuto nemmeno la possibilità di spiegare agli alunni ed è stato allontanato come se fosse un delinquente. Nonostante questo va anche presa la parte della scuola che ha deciso di licenziare l’uomo, sfinita dalla situazione.
Al momento però nessuno ha deciso di esprimersi e dire la sua opinione. Né la scuola né l’uomo hanno deciso di intervenire per dire qualcosa in più di un fatto che però è finito su tutti i giornali del paese.
In tutto questo contesto a farne le spese sono stati soprattutto gli alunni che hanno subito un insegnamento discontinuo e anche il cattivo esempio di un docente che non ha trasmesso quanto una persona col suo ruolo avrebbe dovuto fare.
La tecnica era quella di dimostrarsi malato durante la settimana e poi tornare disponibile per il weekend quando sicuramente non c’era bisogno di lui a scuola. La situazione sarebbe però degenerata con l’uomo che ora dovrà trovare un altro posto di lavoro a fronte di un licenziamento che potrebbe segnare anche la parola fine, definitivamente, alla sua carriera da insegnante nelle scuole.
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