Il dibattito sulla nuova sede del tribunale di Rovigo, con le sue ripercussioni sul sistema urbanistico e produttivo del capoluogo polesano, tiene banco non solo a Palazzo Nodari, ma in tutta la città. L’ipotesi del «Tribunalone» composto dalla sede attuale in via Verdi e dall’ex Questura, soluzione indicata dal ministero della Giustizia come la più economica tra quelle in campo, divide infatti l’opinione pubblica. Cauto il sindaco Edoardo Gaffeo, favorevole invece il presidente dell’Ordine degli avvocati Enrico Ubertone e il Comitato per il Tribunale in centro storico, mentre è contrario il numero uno della Provincia Ivan Dall’ara.
Nel documento del ministero l’opzione di dividere il tribunale tra via Verdi e l’ex Questura, finora esclusa perché non riunirebbe il Palazzo di Giustizia sotto un unico tetto, è indicata di gran lunga come la più economica: si parla di 8,5 milioni di euro per riqualificare sia l’attuale sede in via Verdi, dove sarebbero mantenute le udienze, che l’ex Questura, dove verrebbe trasferito il resto della struttura della Cittadella di giustizia.
Decisamente meno dei 16 milioni di euro indicati dal ministero per portare tutto all’ex Questura, dove si dovrebbero costruire nuovi piani per garantire tutti gli spazi necessari in un’unica sede, innalzandosi del 30% in più rispetto allo stabile più alto. Per questo servirebbe il via libera dalla Conferenza Stato-Regioni poiché l’area è sottoposta a vincolo storico e artistico. Lontani anche dai 15,4 milioni per l’opzione ex Banca d’italia.
Gaffeo dice: “Come amministrazione comunale siamo interessati ad agevolare una soluzione che consenta di avere la sede degli uffici giudiziari nel centro della città e garantisca il recupero di uno dei vuoti urbani. Occorre chiarire, tuttavia, che il tutto non può andare in spregio allo strumento urbanistico di cui il Comune di Rovigo è dotato e che non prevede di aumentare la cubatura attuale”.
Fermo sulla sua posizione invece Ivan Dall’ara, presidente della Provincia: “L’unica soluzione che approvo e che sembrava avesse ricevuto anche il nulla osta dal Demanio, era quella di spostare il Tribunale all’ex caserma Silvestri. Nei prossimi giorni tornerò con ancor più forza sul tema: sono pronto a portare in consiglio provinciale un documento che consolidi la scelta del nuovo Tribunale all’ex caserma Silvestri”.
D’accordo per la soluzione più economica è invece il presidente dell’ordine degli avvocati di Rovigo, Enrico Ubertone: “Noi avvocati come ho già avuto modo di esporre al consiglio comunale, riteniamo preferibile la soluzione dell’ex caserma Gattinara rispetto alla Banca d’Italia e uffici della Provincia. Avevamo in quella circostanza presentato uno studio tecnico di fattibilità che dimostrava come fosse possibile realizzare in quell’area, nel rispetto dei vincoli architettonici, un nuovo moderno palazzo che raggruppasse tutti gli uffici giudiziari. Preso atto da un lato della preoccupazione espressa da parte della cittadinanza per l’invasività di una costruzione così importante in pieno centro, e dall’altro della disponibilità da parte dell’amministrazione della giustizia a mantenere separati, spostandoli nell’attuale sede di via Verdi, alcuni uffici ed archivi per i quali non vi è necessità di contiguità fisica con il Tribunale riteniamo che la soluzione proposta presso la Caserma Gattinara possa ora rientrare in dimensioni più ridotte tali da poter superare ogni obiezione”.