Dopo polemiche e proposte, che non hanno messo d’accordo le parti interessate, a cercare di trovare una soluzione è Valentina Noce, avvocato rodigino, e consigliera comunale della Lega: “La soluzione per salvare il tribunale e consentirne l’ampliamento c’è. Basta dividere il civile dal penale”.
Tutti sono concordi nel dire che tribunale di Rovigo dov’è non può stare, troppo piccolo rispetto alla competenza territoriale che il Ministero gli ha affidato, e servono spazi che al momento non ci sono. L’esigenza di disporre di almeno 10.000 metri quadrati tra uffici, aule e servizi, è chiara e viene direttamente dal presidente Angelo Risi.
La soluzione più logica di ampliamento sarebbe verso gli spazi dell’ex casa circondariale, bloccata al momento dalla volontà di trasformare l’ex carcere in una struttura per minori, di concerto con l’attuale carere di Treviso. Quindi che fare? Realizzare un nuovo tribunale creando un vuoto in centro storico, bloccare l’iter del carcere minorile? Individuare una nuova area in centro storico per il trasferimento di palazzo di giustizia? Tutte ipotesi al vaglio della politica, che fa fatica a mettersi d’accordo.
E quindi Valentina Noce tira fuori la sua idea: “Propongo l’unica vera soluzione di equilibrio salomonico, in grado di compiere meglio e più in fretta il bene della città: si divida la sede penale da quella civile, come è da sempre in altre grandi realtà come Venezia. Si mantengano la Procura e gli Uffici penali nello storico palazzo di giustizia, già dotato di tutte le aule necessarie, e si sposti l’intera Sezione civile, il Giudice di Pace e gli Ufficiali Giudiziari nel nuovo sito, utilizzando qualcuno degli edifici in centro già al vaglio. In questo modo si manterrebbero in vita le attività che gravitano intorno al tribunale e si verrebbe a riqualificare un’area del centro con nuovo indotto e nuovi servizi.”
“È evidente che sulla questione tribunale/carcere minorile c’è un grave errore di fondo. Non è un problema di “dove” spostare un edificio, è il problema di “come” vogliamo disegnare il volto della nostra città – dice ancora Noce -. Dagli interventi di taluni esponenti politici che ho letto in questi giorni sembra che la nebbia ne abbia ottenebrato la mente oppure che non vi sia alcun interesse per il bene della città”.
“Pensiamo alle diverse categorie coinvolte, dobbiamo disegnare il volto funzionale della città e creare nuove opportunità di lavoro senza fare morire altre zone o creare ulteriori edifici abbandonati – conclude la consigliera leghista -, compiamo una scelta chiara e definitiva in cui mostrare che è la nostra politica locale a dettare l’agenda e non altri!”.