Domani pomeriggio verrà costituita la nuova società, che andrà ad acquistare gli impianti di risalita e tutti i beni accessori di “Alpe del Nevegal”, ora in liquidazione. La nuova compagine, formata da quattro soci, potrà far conto sul supporto di una buona parte degli operatori del Colle. A capo della cordata ci sarà Massimo Slaviero, amministratore di Unifarco, società cosmetico-farmaceutica di Santa Giustina.
La cosa sarà discussa domani, durante il Consiglio comunale, dal quale ci si aspetta una votazione favorevole ed unanime.
“La decisione del Comune, di dichiarare la valenza regionale del Nevegal, va nella direzione giusta – ha commentato Slaviero -. È quello che auspicavamo, per poter coinvolgere il maggior numero di attori possibile. Noi ci mettiamo l’impegno a salvare la stagione, investendo una cifra importante, ma con la consapevolezza, che da parte di Palazzo Rosso, ci sia l’impegno formale a proseguire”.
Per poter aprire questo inverno, è necessario iniziare le manutenzioni al massimo entro il primo di novembre, pertanto i tempi sono strettissimi, da qui la decisione di costituire la società in gran velocità.
Il Sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, soddisfatto della notizia, può ora tirare un sospiro di sollievo: “Siamo contenti della piega che stanno prendendo le cose, da parte nostra abbiamo cercato di agevolare le parti, il più possibile. Noi saremo pronti in primavera, per questo inverno non ce l’avremmo potuta fare. Per legge, non possiamo aiutare economicamente i privati, ma ci schieriamo al loro fianco”.
Poi, non appena il Consiglio comunale, avrà votato l’impegno del Comune ad acquistare gli impianti in primavera, la nuova società formalizzerà ad “Alpe del Nevegal”, la proposta d’acquisto di tutti i beni: impianti di risalita, cannoni sparaneve, gatti delle nevi e un appartamento nel piazzale. Il tutto per una cifra attorno ai 140 mila euro, che andranno a coprire i debiti della vecchia società, maturati in gran parte a causa del coronavirus, che aveva costretto ad interrompere la stagione, anticipatamente.
Rimane aperta la condizione posta dal sindaco, che ha più volte ribadito, che, in primavera, gli impianti dovranno essere ceduti al Comune, a costo zero, mentre secondo Slaviero, la cessione potrà avvenire solo per una cifra attorno ai 70 mila euro…vedremo!