Il turismo rialza la testa, ma l’Europa, anche questa volta, va a due velocità. In attesa del «passaporto vaccinale», per volare verso il sole delle Canarie a Pasqua (e Madrid sta valutando di aprire al turismo anche le Baleari), basterà il semplice passaporto e dal 14 maggio, anche decine di isolette greche Covid free aspetteranno i turisti a braccia aperte. Bisognerà esibire un tampone rapido negativo, una vaccinazione o un sierologico che attesti la presenza degli anticorpi.
E adesso anche qualche centinaia di veneti ha deciso di prenotare uno dei charter che in queste settimane fanno rotta verso l’oceano Atlantico. Una prima boccata d’ossigeno per le agenzie di viaggio che si ritrovano a dover districarsi con le normative anti Covid e che controllano quotidianamente il sito della Farnesina «Viaggiare sicuri» dove i paesi del gruppo C sono quelli verso cui si può volare. E ormai le voci su pacchetti «vacanza più vaccino» si rincorrono insistenti.
Pensate che si può raggiungere un aeroporto anche attraversando un paio di zone rosse e che a pagare il tampone molecolare sono i tour operator e poi ci si imbarca. Qualcosa inizia a muoversi e l’avvicinarsi dell’estate fa pensare alle compagnie di istituire nuove tratte o puntare ai “paradisi” covid free.
Il turismo veneto, però, insorge. Marco Michielli di Confturismo tuona: “Puoi andare in Portogallo ma non da Padova a Jesolo? E si possono passare le zone rosse? Ennesima follia italica”. Massimiliano Schiavon, di Federalberghi incalza: “In vacanza all’estero, ma non nel proprio Paese: un paradosso”.
Sulla questione interviene anche il presidente del Veneto, Luca Zaia: “Ha ragione Bernabò Bocca a dire che la situazione è assurda: bastano due tamponi per fare le vacanze negli altri Paesi e noi chiudiamo”. Il settore del turismo, messo in crisi dal prolungarsi della situazione di emergenza come potrà ripartire se si permette agli italiani di poter fare le vancanze solo all’estero?
Intanto il Ministro della Salute, Roberto Speranza, firmerà in mattinata un’ordinanza che dispone, per arrivi e rientri da Paesi dell’Unione Europea, tampone in partenza, quarantena di 5 giorni e ulteriore tampone alla fine dei 5 giorni. La quarantena è già prevista per tutti i Paesi extra Eu.