Il Governo dedichi maggiore attenzione e supporto alle città d’arte. È questo l’appello che il Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Venezia, Salvatore Pisani, e i suoi omologhi di Confindustria Firenze e Unione Industriale di Napoli, Stefano Rosselli e Giancarlo Carriero, rivolgono al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini.
La profonda crisi che, a seguito della pandemia, ha colpito le città d’arte evidenzia quanto esse siano strategiche per l’economia e il benessere di ampi territori. La filiera lunga del turismo, d’altra parte, non comprende soltanto le strutture ricettive e la ristorazione, ma anche i trasporti, la croceristica, la cultura, l’artigianato, il comparto congressuale, l’agroalimentare, i grandi eventi e i servizi.
Da qui la necessità di un sistema di ristori ad hoc, per consentire alle città d’arte di affrontare l’emergenza e di un fondo per la ripartenza, che dovrà essere all’insegna della sostenibilità. Centrale anche il tema della riqualificazione dell’offerta: in questo senso Salvatore Pisani, Stefano Rosselli e Giancarlo Carriero chiedono al Ministro Franceschini un intervento decisivo per il contenimento delle locazioni turistiche. Sollecitano, infine, politiche in grado di favorire la residenzialità e l’avvio di progetti di digitalizzazione delle città d’arte.
“La strategia per la ripartenza del nostro settore – dichiara il Presidente della Sezione Turismo di Confindustria Venezia Salvatore Pisani – passa innanzitutto attraverso una riqualificazione dei centri storici, che ponga particolare attenzione non soltanto agli aspetti economici ma anche alla sicurezza e al valore dell’offerta. Trasformiamo, dunque, la complessa fase che stiamo vivendo in un’opportunità e creiamo i presupposti per poter attrarre un turismo sempre più attento alle bellezze che tutto il mondo ci invidia”.