Quest’anno non si ripeterà l’alleanza alto-adriatica in tema di turismo che l’anno scorso aveva visto Veneto, Emilia Romagna e Friuli lavorare insieme per produrre un’unica campagna di promozione delle spiagge, rivolta al resto d’Europa. L’Emilia Romagna, martedì scorso, ha presentato la propria iniziativa per il mercato tedesco, rendendo chiaro che quest’anno ognuno farà da sè.
Ma neanche il Veneto è rimasto a guardare con l’assessore regionale, Federico Caner, pronto all’azione, come riporta il Corriere. Il Veneto ha in cantiere “un’iniziativa specifica per la costa – ha detto l’assessore -, che facciamo con la Conferenza dei sindaci del litorale, anche qui dedicata al mercato austriaco-tedesco. Poi abbiamo una serie di iniziative promozionali rivolte a mercati esteri non di lingua tedesca e al mercato interno. Quest’anno abbiamo deciso di fare anche una campagna pubblicitaria a livello italiano e regionale. Il primo obiettivo è tenere i veneti in Veneto, anche viste le difficoltà sul fronte spostamenti. Poi, ovviamente, italiani in Veneto, dato che la nostra regione non ha solo mare, montagna o lago di Garda ma anche le città d’arte. Partiamo prima dai mercati di prossimità, visto che non abbiamo ancora certezza sul tema aeroporti, però c’è già in campo una campagna da 300 mila euro con le compagnie lowcost. Appena riapriranno abbiamo già, con Ryanair, Easy Jet e altre, un accordo dedicato in particolare al mercato europeo”.
Quest’anno quindi attenzione prima ai Veneti, poi Italiani e stranieri. D’altronde, dato la limitata possibilità di muoversi, l’offerta turistica deve essere modificata. “Per la campagna abbiamo a disposizione 1,2 milioni – spiega Caner -; risorse che spero di poter incrementare. Sarà fondamentale, l’ho ribadito anche al ministro per il Turismo, Massimo Garavaglia, puntare su una campagna che sappia comunicare l’Italia e il Veneto Covid-free“.
Adesso la domanda è quando partire con la campagna. “Partire troppo presto rischia di vanificare l’effetto. La difficoltà nostra e di tutte le regioni è capire fin quando varranno le limitazioni. Se durano fino a Pasqua è un discorso, se fino a maggio un altro. Stiamo cercando di capire ma il colpo in canna lo abbiamo. Ci teniamo ad uscire… Aprile, diciamo, è un mese buono”.
Altra questione che tiene banca il fatto che si possa andare alle Baleari ma non a Jesolo partendo da Treviso e adesso in molti hanno iniziato a chiamare in causa la Ue per evitare “concorrenze sleali”.
Sulla questione Caner dice: “La reazione degli albergatori è comprensibile. Pensare ai viaggi all’estero e non alla mobilità interna, oggi, non è accettabile. Si rischia di mandare un messaggio sbagliato e alimentare guerre di settore, come abbiamo visto. Il nostro obiettivo dev’essere anche di tenere veneti e italiani a spendere i soldini qui. È assurdo spingerli verso la Grecia, che ha annunciato isole Covid free. Mi sono confrontato con Garavaglia e mi ha garantito che sta dialogando coi colleghi europei proprio per avere una regola comune. Dobbiamo lavorare alla ripartenza estiva e creare le condizioni per riaprire e non richiudere più. Questo accade solo se il piano vaccinale procede spedito”.