Unione Europea e Cina hanno concluso con successo i negoziati per il Comprehensive Agreement on Investments (CAI) – letteralmente l’accordo completo per gli investimenti – dopo anni di negoziazioni e trattative. Un passo in avanti storico nelle relazioni tra le due parti, con Pechino che si è impegnata, come mai in precedenza, a concedere un maggiore accesso al mercato interno per gli investitori europei.
Per rendere meglio l’idea, l’accordo costituisce una sorta di preliminare rispetto al contratto vero e proprio, che arriverà nei prossimi mesi. Spetterà infatti al Parlamento Europeo e al Politburo cinese ratificare, dopo la finalizzazione e l’imponente mole di traduzioni, il testo definitivo dell’accordo al fine di farlo entrare in vigore. Questo prevedrà importanti novità in campo economico per le aziende dell’UE che andranno ad investire in Cina. Tra le quali, ad esempio, vale la pena citare le maggiori garanzie in termini di parità di condizioni e l’abolizione di condotte discriminatorie, un disciplinare più rigido per le imprese cinesi di proprietà statale, la trasparenza dei sussidi pubblici e soprattutto la rimozione delle barriere agli investimenti stranieri per alcune industrie comunitarie – quali auto elettriche, servizi di cloud computing, servizi finanziari e salute.
Ma novità sostanziali si sono viste, per la prima volta, anche su alcuni fronti importantissimi per gli standard comunitari e sinora trattati con sufficienza da Pechino. La Cina ha infatti accettato di dare un cambio di rotta nell’ambito dello sviluppo sostenibile, con attenzione alle emissioni di CO2 e la legislazione sullo sfruttamento del lavoro.
L’accordo, voluto fortemente da Bruxelles e dal valore stimato di circa 650 miliardi di euro, mira a creare un maggior equilibrio nelle relazioni commerciali UE-Cina, sinora sbilanciate a favore di Pechino. L’UE, infatti, sino ad ora è sempre stata molto più aperta della Cina agli investimenti esteri; una situazione che aveva bisogno di essere bilanciata mediante una maggior apertura, da parte di Pechino, in settori chiave della sua economia.
Il presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha dichiarato entusiasta: “L’accordo di oggi è una pietra miliare nelle nostre relazioni con la Cina e per la nostra agenda commerciale, fondata su valori per noi imprescindibili. Fornirà un accesso senza precedenti al mercato cinese per gli investitori europei, consentendo alle nostre imprese di crescere e creare posti di lavoro. Impegnando anche la Cina a rispettare principi basilari in materia di sostenibilità, trasparenza e non discriminazione.”
F.K.