Il Capo della Protezione Civile Nazionale, Fabrizio Curcio, ha nominato l’architetto Ugo Soragni, già Direttore Generale dei Musei del Ministero dei Beni Culturali, (che opererà gratuitamente) Commissario per la gestione post Vaia, che ora raccoglie il testimone del presidente del Veneto. “Ringrazio Fabrizio Curcio – dice Zaia – per aver recepito le indicazioni della Regione e nominato una figura di valore assoluto che, nel suo prestigioso e lungo curriculum annovera tra l’altro anche l’incarico, ottimamente svolto, di Commissario straordinario per la rassegnazione e la restituzione degli spazi del complesso della Reggia di Caserta”.
“Una figura – aggiunge Zaia – che garantirà la più efficace attuazione di tutte le azioni necessarie e l’adozione di tutte le iniziative per garantire la realizzazione degli interventi previsti per il superamento dell’emergenza Vaia con la competenza e l’impegno necessari. Fino ad ora – aggiunge – abbiamo portato avanti un grande lavoro, con grandi investimenti e centinaia di cantieri, ma mantenere in una sola figura il carico di responsabilità decisionale sia rispetto a Vaia che al Covid, non sarebbe stata la scelta migliore nell’interesse degli abitanti della nostra montagna ferita da un lato e di tutti i veneti alle prese con il Covid dall’altro. La Regione – conclude – è a totale disposizione, con tutte le sue professionalità, del Commissario Soragni a cui va il mio più sentito ringraziamento per l’impegno che ha deciso di assumere per il nostro Veneto”.
L’intera provincia di Belluno ha accolto la notizia con favore, come ha confermato la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella: “Apprezziamo l’assegnazione dell’incarico a una figura di tale rilievo e auspichiamo che ci sia la possibilità di un ragionamento condiviso con le imprese sulla pianificazione del post Vaia”.
A distanza di due anni e mezzo dal passaggio della tempesta, c’è ancora molto lavoro da fare: “Riteniamo che la foresta possa essere una risorsa poliedrica per il nostro territorio – spiega Scarzanella – e sulla base di questo vada studiato nel dettaglio il ruolo e la destinazione d’uso dei terreni che Vaia ha rimodellato. Uno studio per la rigenerazione del paesaggio, con un’attenta ricerca di equilibrio tra natura, popolazione locale, imprese e turismo, può essere la chiave per rinnovare l’attrattività del nostro territorio e contribuire al consolidamento delle attività produttive locali del settore”.
A poco più di due anni da quella tragedia, iniziata il 28 ottobre 2018, è già stato realizzato un lavoro imponente. I risultati stanno nei numeri: sono stati assegnati e totalmente impegnati da parte del Commissario Delegato circa 682 milioni di euro, con 931 cantieri ultimati o in corso per l’annualità 2019, e con altri 480 cantieri per l’annualità 2020, pari a 240,5 milioni di importo. Dei 931 cantieri a valere sul 2019, 467 sono già ultimati e 426 con i lavori in corso. Per l’annualità 2020 sono stati stipulati 464 nuovi contratti per un importo di circa 240 milioni e vari cantieri sono già conclusi.
Su quest’ultimo fronte, circa l’85% del legname è stato venduto, e di questo il 50% portato via fisicamente. Per il resto ci saranno bisogno di almeno 50 milioni di spesa per recuperare il legname che non ha mercato e non è vendibile senza costi. Sono stati inoltre imputati con Ordinanza Commissariale n. 14 del 29 settembre 2020, i 68 milioni di euro del Fondo di Solidarietà assegnato dall’Unione Europea. I cantieri già realizzati ed in corso di verifica e rendicontazione sono più di 100.