Lina Merlin, nota ai più solo per la famosa legge che, nel 1958, portò alla serrata delle “case chiuse”, e quindi alla fine della prostituzione legalizzata, in realtà è stata molto di più ed è per questo l’artista padovano Ettore Greco, suo conterraneo, ha voluto dedicarle un busto bronzeo, che la raffigura.
Appena sarà possibile, la Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati si è impegnata ad accogliere l’opera a Montecitorio, “affinché si possa ricordare in eterno l’ex parlamentare socialista”, originaria del paese di Pozzonovo, scomparsa nel 1979, a 91 anni.
Merlin, convinta partigiana e più volte catturata dai nazifascisti, fu l’autrice dell’articolo 3 della costituzione italiana, uno dei più conosciuti e citati: “Tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche e condizioni personali e sociali”.
Il busto in suo onore, fortemente voluto proprio dal “Comitato Merlin”, è stato svelato ieri in Comune a Padova. La presidente del Senato ha fatto arrivare un suo videomessaggio, nel quale ha ribadito che: “L’iniziativa è volta a celebrare l’eredità politica, morale e culturale di una donna di grande valore, protagonista di tappe fondamentali nel difficile cammino dell’emancipazione femminile. E, proprio a lei dobbiamo le fondamenta giuridiche della piena parità dei diritti tra uomini e donne”.