Il colosso del mobile IKEA, da un po’ di tempo reclamizza un’edizione limitata della libreria “billy”, che si chiama “Effetto Vaia”, nata da un’idea di rinascita, dopo la terribile tempesta, che nell’ottobre di due anni fa fece tabula rasa di molta zone di montagna.
Il progetto consiste nel recuperare quello che in gergo si definisce il legno degli schianti, cioè dei tronchi abbattuti dalla furia del vento e farlo tornare a vivere attraverso la produzione di un mobile, una libreria appunto.
“La storia di un dramma, che diventa una seconda possibilità, di qualcosa considerato perduto, che ha guadagnato nuova vita, di un circolo virtuoso, nato da una catastrofe”, come recita il sito ufficiale. Il messaggio che si vuole trasmettere, è che comprando una di queste librerie, si aiuterà il bosco a rinascere, perché IKEA si è impegnata a piantare 4000 nuovi alberi.
E fin qui tutto bene. Quello che invece va meno bene e, su cui si interrogano, polemicamente, in alcuni comuni del bellunese e in particolare nelle zone di Rocca Pietore, è perché IKEA abbia preso solo il legno di Corvara, in Val Badia, provincia di Bolzano, dimenticando completamente tutta la zona del Bellunese, dove sono stati abbattuti oltre 30 mila ettari di boschi.
Qualcuno ha liquidato la questione dicendo che si tratta solo di un’operazione di marketing, altri sperano invece che, magari, ci possa essere ancora qualche possibilità per questa provincia così provata e, da sempre considerata di serie B, rispetto alla provincia autonoma di Bolzano.