#DefundThePolice era uno degli hashtag più in voga all’indomani dell’omicidio George Floyd. Che innescò, un anno fa, il movimento “Black Lives Matter” e accese i riflettori sulle violenze della polizia americana.
Nel pieno della campagna elettorale, Joe Biden strizzò l’occhio all’ala più liberal del Partito Democratico. Cavalcando la protesta contro la polizia e schierandosi in maniera netta contro violenza e presunto razzismo da parte delle forze dell’ordine.
Ora che però è al potere, e che i numeri mostrano una drammatica e inarrestabile crescita degli omicidi per arma da fuoco nei primi mesi del 2021, “DefundThePolice (letteralmente tagliare i fondi destinati alla polizia) non è più attuabile. Anzi.
Biden, mostrando contatto con la realtà e abbandonando le visioni più estreme della sinistra dem, è stato costretto a correre ai ripari: invertendo la rotta e aumentando i fondi a disposizione di quei dipartimenti di polizia che erano stati vittime di poderosi tagli negli ultimi 12 mesi. Stanziando imponenti fondi federali per porre un freno alle violenze.
“Meglio tardi che mai” è stato, in sintesi, il coro che si è alzato tra le fila dei Repubblicani; notoriamente più inclini al tema della sicurezza. Le vittime da armi da fuoco, negli Stati Uniti, stanno evidenziando un drammatico +30% nei primi sei mesi del 2021.
Federico Kapnist