Fatti gli sforzi possibili per accelerare le consegne da parte delle aziende farmaceutiche, Mario Draghi affronta l’altro grande problema della campagna vaccinale: l’efficienza delle Regioni nell’organizzarla. Il disastro, inaspettato, della Lombardia è infatti solo la punta dell’iceberg.
A scendere in campo adesso sono le Poste: l’azienda guidata da Matteo Del Fante metterà a disposizione quattro canali per velocizzare le registrazioni: oltre alla modalità online, ci si potrà prenotare attraverso gli sportelli Postamat inserendo la propria tessera sanitaria, oppure tramite i palmari in dotazione ai portalettere. E sarà a disposizione anche un call center dedicato. La nuova piattaforma è già utilizzata in Calabria, Sicilia, Marche ed Abruzzo.
La piattaforma di Poste sarà in grado di tracciare il percorso dei vaccini dall’arrivo fino alla distribuzione effettuata dal corriere espresso Sda. Nella battaglia contro la pandemia Poste ha infatti messo a disposizione anche le sue strutture logistiche in collaborazione con l’Esercito Italiano per la distribuzione dei vaccini su tutto il territorio nazionale.
Dopo il caos scoppiato nella Regione Lombardia nel mirino è finita la società Aria che ha realizzato la piattaforma per la gestione della campagna vaccinale. Nata il primo luglio 2019 dalla fusione delle tre società regionali, Arca (Centrale Acquisti regionale), Lispa (Lombardia Informatica) e Ilspa (Infrastrutture Lombarde), Aria Spa è presieduta dall’ex numero uno di Lombardia Informatica, Francesco Ferri.
Fra sms non ricevuti dopo la prenotazione, appuntamenti fissati a decine di chilometri di distanza rispetto al proprio comune di residenza, fino ai casi dell’ospedale Niguarda, con 300 anziani convocati l’11 marzo ma non presenti nelle liste dei vaccinatori, e a quelli più recenti di Cremona, Como e Monza, con centinaia di dosi pronte ma sms non inviati, Aria Spa è finita nel mirino dei vertici della Regione Lombardia.
La vice governatrice e assessora Letizia Moratti si è scagliata contro l’azienda, definendola “incapace di gestire le prenotazioni in modo decente”. Da qui la decisione del presidente della Regione, Attilio Fontana, di cambiare la governance della società Aria azzerando le principali cariche della società.