I Commissari liquidatori di Veneto Banca in tre anni e mezzo di lavoro, da giugno 2017 al febbraio scorso, hanno incassato “circa 1,4 miliardi dalla monetizzazione degli attivi” risorse finite in buona parte a Intesa Sanpaolo “a titoli di interessi e di rimborso del finanziamento dello sbilancio di cessione il cui saldo, in linea capitale, e’ passato dagli iniziali 3,2 miliardi a 2,2 miliardi a fine febbraio 2021”. Queste le parole del commissario liquidatore Giuseppe Vidau in audizione davanti alla Commissione di inchiesta sulle banche. Vidau ha poi scattato una fotografia del patrimio netto di Veneto Banca in lca dall’avvio della procedura (giugno 2017) a fine 2019 in quanto i numeri del 2020 sono ancora in via di definizione.
Il patrimonio netto – ha detto Vidau – è passato da 1,7 miliardi a -2,7 miliardi “a seguito di perdite per 4,4 miliardi che risentono di oneri straordinari di straordinario rilievo: 2,3 miliardi di debito verso lo Stato per il contributo erogato a Intesa Sanpaolo per tenerla indenne da assorbimenti patrimoniali e dagli oneri di ristrutturazione e 1,9 miliardi di svalutazione del credito verso Amco relativo al corrispettivo da incassare per la cessione degli npl”. La monetizzazione da 1,4 miliardi degli attivi, ricorda Vidau, “è pari al 34% degli attivi risultanti dopo la prima svalutazione dei crediti fatta da Amco”.
“Intesa mi sembra il socio-tiranno della Liquidazione di Veneto Banca. Ai creditori chirografari non arriverà nulla; speravo che almeno lo Stato recuperasse qualcosa. Invece a riscuotere sarà solo l’istituto che, a giugno 2017, con un euro si è portato a casa la parte buona di Veneto Banca e di Popolare di Vicenza”, a dirlo Pierantonio Zanettin, deputato vicentino di Forza Italia, che è intervenuto nel corso dell’audizione dei liquidatori di Veneto Banca in Commissione parlamentare banche.
Per quanto riguarda il recupero va considerato il prestito iniziale di 3,2 miliardi, per coprire lo sbilancio di liquidazione, fatto da Intesa alla liquidazione. Così, al 28 febbraio, la Lca di Veneto Banca risultava aver recuperato 1,4 miliardi, di questi, 1,1 miliardi già riversati a Intesa, per tagliare il debito iniziale.
Zanettin spiega ancora che con quegli 1,4 miliardi la Lca ha recuperato il 34% del totale e se la differenza fra questo dato e ciò che è stato versato a Intesa è di 300 milioni, si può ritenere che alla fine lo Stato possa recuperare al più 900 milioni. Anche se questo è molto al di sotto di quanto lo stesso avanza. Inoltre, poiché lo Stato risulta un creditore privilegiato, per gli altri non rimarrà nulla.